Al ‘Tamagnini’ termina 1-1 una gara equilibrata: la perla di Proietti non basta ai nerazzurri, raggiunti nella ripresa.

Il cambio in panchina porta un buon punto al Civitavecchia, che ritrova la consapevolezza di essere tra le grandi del girone. Sotto la guida del nuovo tecnico Caputo termina il momento buio del Civitavecchia, grazie a un punto che permette ai portuali di avvicinarsi al secondo posto, ora distante solo due lunghezze per la sconfitta del CS Primavera questa mattina.

La partita con l’Anzio viene ben interpreta fin dall’inizio, con i padroni di casa che spingono ottenendo tre calci d’angolo nei primi 10 minuti. La fase centrale della prima frazione vede prevalere l’equilibrio: l’Anzio arriva in 2 occasioni al tiro, ma senza impensierire più di tanto il portiere Sarracino.

I padroni di casa calciano per la prima volta con Funari, che di testa spedisce di poco alta la sfera. I ritmi salgono nel finale dei primi 45 minuti e nell’ultima azione arriva il vantaggio dei locali: punizione magistrale di Proietti, il portiere dell’Anzio non può arrivarci e la palla si insacca all’incrocio.

La ripresa comincia con i nerazzurri in vantaggio, ma gli ospiti non ci stanno e riescono, grazie all’aiuto della colpevole retroguardia civitavecchiese, a trovare subito il gol del pareggio con Bencivenga.
La ‘Vecchia’ inizialmente subisce il colpo: gli ospiti hanno subito due occasioni pericolose con cui sfiorano il vantaggio.

Col passare dei minuti però l’Anzio sembra accontentarsi del pareggio e i ragazzi di mister Caputo provano a vincerla: si alzano i ritmi e il palleggio nella metà campo avversaria si fa sempre più pericoloso.
Le occasioni arrivano principalmente dalla destra dove il Civitavecchia sfonda in un paio di occasioni arrivando alla conclusione: in entrambi i casi però il pallone esce di poco.

Da una punizione nel finale Cerroni centra di testa lo specchio della porta, ma l’estremo difensore dei neroniani blocca il pallone e decreta il pareggio.

Un punto che dà speranza e fiducia al Civitavecchia, che per inseguire il sogno promozione deve però tornare a vincere il prima possibile.

Matteo Lispi

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