La partita ha messo in mostra tutte le qualità e le mancanze del team civitavecchiese. Il Santa Severa conferma la posizione in classifica.
La squadra ospite si è presentata al campo di Santa Marinella con lo spirito giusto per affrontare un derby determinante.
Il Santa Severa secondo in classifica, però, ha messo in chiaro la situazione sin da subito.
Alcuni giocatori sono sembrati giocare sul velluto e andare fuori dalle righe.
Di certo, non sono mancate le emozioni e lo spettacolo in un campo ostico per chi gioca in trasferta.
La derby fra Santa Severa e l’Atletico Civitavecchia
I match con le squadre della stessa città o fra compagini di comuni vicini sono sempre molto particolari.
Non si può mai sapere come possono finire e le sensazioni che portano con sé sono sempre di quelle che non fanno dormire la notte (e non importa in che categoria si giochino).
Eppure, sin dall’inizio e dalla posizione in classifica si conosceva già la differenza fra le due squadre.
Al palazzetto di Via Delle Colonie, a Santa Marinella, si è presentata una Santa Severa Futsal seconda in classifica e un Atletico Civitavecchia terzultimo.
Ma i civitavecchiesi hanno dato cara la pelle, dato che i 4 goal siglati gridano vendetta.
Purtroppo per loro, però, di fronte si sono trovati un Maggi in grande spolvero, capace di siglare ben 4 reti, supportate dalle 2 di Morra e da quella siglata da Ranzoni.
La speranza è l’ultima a morire
Il risultato di 7 a 4 ha messo in mostra, ancora una volta, le difficoltà della difesa guidata da mister Nunzi.
La squadra necessità di un cambiamento radicale da quelle parti, dato che un passivo così pesante è difficile da digerire.
Mancano, comunque, ancora 10 gare alla fine del girone di qualificazione ai play out. Per il momento, la compagine civitavecchiese è bloccata a 11 punti e necessita di altri e 9 per poter raggiungere le porte che facciano uscire dall’inferno.
La prossima gara casalinga contro il Real Mattei è uno scontro diretto nella zona Play out ed è capace di regalare una gioia all’ambiente.
M. L.
