Notte di violenza all’ospedale Padre Pio: devastata la sala d’attesa, feriti militari e guardie giurate. Non è il primo episodio.

Tutto è cominciato nella notte tra venerdì 24 e sabato 25 ottobre. Un giovane si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale Padre Pio di Bracciano raccontando di essere stato investito da un’auto.

Era già visibilmente agitato. Dopo qualche ora di attesa, intorno alle cinque del mattino di sabato, ha perso completamente il controllo: si è alzato dalla barella e ha iniziato a prendere a calci e pugni le porte, urlando e distruggendo ciò che trovava davanti a sé.

Le guardie giurate sono intervenute per calmarlo, ma l’uomo le ha aggredite brutalmente. Entrambi i vigilantes sono finiti a terra, colpiti senza alcun motivo apparente.

In sala d’attesa, per fortuna, c’era solo un altro paziente, un padre in attesa del figlio, che non ha riportato ferite.

Nel tentativo di bloccarlo, anche infermieri e medici sono stati spintonati. Il personale sanitario ha lanciato subito l’allarme e una pattuglia dei Carabinieri di Bracciano è arrivata sul posto.

Ma nemmeno loro sono riusciti a fermarlo: il trentenne ha picchiato anche i militari. Solo con l’arrivo di una seconda pattuglia, dopo ore di resistenza e grazie all’aiuto dei sanitari, l’uomo è stato immobilizzato e sedato. Era ormai il pomeriggio inoltrato quando è stato portato via in stato di arresto.

Per le guardie giurate e per uno dei militari è stato necessario ricorrere alle cure del pronto soccorso: due vigilantes hanno riportato contusioni con prognosi di 10 e 5 giorni, un carabiniere ne avrà per 10 giorni.

La porta d’ingresso dell’ospedale ha resistito solo grazie ai vetri antisfondamento. Meno fortunati tavoli e sedie, rovesciati e distrutti nel parapiglia.

Non è la prima volta che episodi simili si verificano a Bracciano. Già nel 2019 e nel 2024, operatori del pronto soccorso furono aggrediti in circostanze analoghe. Il problema, però, va ben oltre i confini locali. In tutta Italia, le aggressioni in corsia sono in aumento.

Secondo i dati INAIL, sono migliaia i casi denunciati ogni anno. La violenza contro i sanitari è una ferita aperta del nostro tempo. Gli operatori continuano a subire aggressioni, spesso in pronto soccorso o nei reparti più delicati.

Alcuni ospedali hanno introdotto orologi intelligenti collegati alla sicurezza interna: con un solo clic si lancia un allarme silenzioso.

In altre realtà sono partiti corsi di autodifesa, per insegnare a riconoscere e gestire il pericolo. Ma nei centri più piccoli, come a Bracciano, resta solo il coraggio di chi ogni giorno continua a fare il proprio dovere, spesso senza protezioni, confidando nella forza della propria vocazione.

I fatti parlano da soli. E pongono una domanda che ormai in troppi evitano: quanto può resistere ancora la sanità pubblica sotto il peso della paura?

Dino Tropea TalkCity.it Bracciano

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Dino Tropea è scrittore e autore di tre libri: Lasciato Indietro (Armando Editore), Ombre e Luci di un Cammino (Laura Capone Editore) e Il regno sommerso di Coralyn (VJ Edizioni Milano). La sua scrittura, empatica ed evocativa, intreccia narrativa, poesia e riflessione sociale, con un’attenzione particolare ai temi della resilienza, della memoria e della speranza.

Oltre all’attività letteraria, è redattore per Mondospettacolo.com e TalkCity.it, dove racconta eventi, musica, teatro e cultura con uno stile coinvolgente e appassionato. Cura progetti editoriali come curatore letterario e conduce programmi radiofonici che danno voce a storie di rinascita, arte e impegno sociale.
Per conoscere meglio il suo percorso, leggere i suoi articoli e seguire le sue attività, è possibile visitare dinotropea.it, punto di accesso ai suoi profili social ufficiali.

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