Lago di Bracciano, in aula le testimonianze delle parti civili: “Danni gravi alla flora, alla fauna e al territorio”

Il processo per disastro ambientale contro i vertici Acea Ato 2 del 2017 è entrato nel vivo.
Il 14 ottobre al Tribunale di Civitavecchia si è tenuta un’udienza chiave con tre testimonianze decisive che hanno riportato alla luce la crisi idrica che colpì il lago di Bracciano otto anni fa.
Un abbassamento vertiginoso del livello dell’acqua, arrivato a -198 cm sotto lo zero idrometrico ottimale, ha lasciato ferite profonde nell’ecosistema e nel tessuto urbano del territorio.

A rappresentare la pubblica accusa, in aula, il sostituto procuratore Delio Spagnolo.
Sul banco degli imputati i membri del CdA di Acea Ato 2 dell’epoca, incluso l’ex amministratore delegato Paolo Tolmino Saccani.
La prima testimonianza è stata quella di Roberto Mariotti, responsabile del Settore Pianificazione del Comune di Trevignano, che ha denunciato danni alla storica passeggiata del lungolago, per un valore stimato di 600mila euro.

A seguire, Susanna D’Antoni di ISPRA ha descritto gli effetti devastanti sulla biodiversità lacustre.
Ha chiuso Daniele Badaloni, già direttore del Parco di Bracciano-Martignano, che ha ricordato l’urgenza di salvare specie endemiche come la isoetes sabatina, oggi conservata nella banca del germoplasma dell’Università della Tuscia.
Il Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano non abbassa la guardia. In una nota ribadisce che:
“il lago resta minacciato” e manifesta forte preoccupazione per due fronti aperti: la proposta di legge regionale per un Ato unico e i nuovi progetti Acea sul lago di Albano, dove il livello delle acque è già critico.

Inoltre, resta aperto il ricorso presso il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche contro il diniego del Parco al ripristino delle captazioni, ferme dal 14 settembre 2017.
Il Comitato denuncia anche il “greenwashing” di Acea, che a suo avviso tenta di far dimenticare le responsabilità del passato dietro a iniziative d’immagine.
E ricorda che gli extraprofitti ottenuti sono ricaduti sulle spalle dei cittadini, con il Comune di Roma come maggiore azionista.

La prossima udienza è fissata per il 20 gennaio 2026 alle ore 15. In quella sede verranno ascoltati gli imputati. Il cammino verso giustizia e trasparenza è ancora lungo, ma le comunità del lago continuano a vigilare.
Dino Tropea TalkCity.it Bracciano
