“Un vile attentato contro la libertà di stampa. Si faccia subito chiarezza”

La notizia dell’attentato contro Sigfrido Ranucci, giornalista e conduttore della trasmissione d’inchiesta “Report”, ha suscitato una profonda ondata di indignazione e preoccupazione nel mondo dell’informazione e non solo.

A prendere posizione in modo netto è stato anche il Sindacato Cronisti Romani, che ha diffuso un comunicato in cui definisce l’accaduto “un atto terrificante” e “un attacco diretto ai valori fondamentali della democrazia”.

“Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza al conduttore e giornalista di Report Sigfrido Ranucci per il vile attentato subito”, si legge nella nota diffusa dall’AGI il 17 ottobre.

Il sindacato sottolinea come l’azione violenta sia un attacco non solo alla persona, ma anche alla missione che Ranucci incarna con il suo lavoro quotidiano: il giornalismo d’inchiesta volto alla ricerca della verità.

“Un atto terrificante che colpisce la passione e l’impegno con il quale Ranucci svolge quotidianamente la propria professione e mina i valori fondamentali della democrazia e della libertà di stampa”, prosegue il comunicato.

La solidarietà espressa dai cronisti romani si traduce anche in un appello concreto alle istituzioni:

“Auspichiamo che le autorità competenti assicurino al più presto i responsabili dell’attentato alla giustizia”.

Il caso Ranucci rappresenta l’ennesimo campanello d’allarme per la libertà di stampa in Italia, un diritto costituzionale troppo spesso minacciato da intimidazioni, pressioni e attacchi – sia fisici che legali – ai danni di giornalisti che indagano su temi scomodi.

La redazione di Report, già in passato finita nel mirino per le sue inchieste coraggiose, non è nuova a queste forme di intimidazione.

Ma l’attentato personale a uno dei volti più noti del programma alza ulteriormente il livello di allarme e impone una risposta ferma da parte delle istituzioni e dell’opinione pubblica.

La reazione dei Cronisti Romani è solo la prima di una serie di manifestazioni di sostegno che si stanno moltiplicando in queste ore nel mondo dell’informazione.

Un gesto di solidarietà che ribadisce il valore del lavoro giornalistico come presidio di democrazia e antidoto contro ogni forma di oscurantismo e violenza.

Il messaggio è chiaro: il giornalismo libero non si fa intimidire.

TalkCity.it Redazione

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