“Mi chiamo Nicole e frequento come allieva il plesso G. Falcone di Ladispoli. Nella nostra scuola abbiamo iniziato un progetto che ha come titolo “Vivere il mare”, e quindi per due ore io e la mia classe insieme ad un’ altra classe ci siamo riuniti in un atrio della scuola dove a parlarci sono state due signore di cui una di nome Giovanna.
Nella prima ora la signora Giovanna ci ha parlato di un gran velista: Matteo Miceli.
Matteo ha compiuto quasi un intero giro intorno al mondo, perché dico quasi? Ora vi spiego… Matteo è
partito tranquillamente da Riva di Traiano, e sulla sua barca a vela portò un kit di emergenza, degli
attrezzi per aggiustare per esempio, la chiglia (parte inferiore della barca immersa sott’acqua che serve a
non farla ribaltare).
Ad un certo punto la chiglia si rovinò perché si era incagliata in un filo di metallo, però avendo costruito lui la barca sapeva anche come aggiustarla, quindi strinse i bulloni della chiglia e si rimise in viaggio.
La chiglia si staccò e la barca si ribaltò.
Sull’albero della sua barca a vela aveva un GPS che serviva a far sapere alla sua e-chip dove si trovava.
A bordo della barca aveva una zattera gonfiabile e un salvagente, quindi prese zattera, salvagente e gallina e aspettò i soccorsi.
Nel frattempo cercò di mettere in salvo la gallina ma non ci riuscì e morì affogata.
I soccorsi finalmente arrivarono e riuscirono a salvare Matteo riportandolo a Fiumicino, la barca purtroppo è rimasta nell’Oceano per anni, però Matteo è ancora alla ricerca della sua amata barca.
Matteo, nel frattempo, si è sposato ed è tutt’ora un velista importante”.
E infine abbiamo parlato delle coste del Lazio che partono da sud di Gaeta e terminano in Toscana, hanno
pochissimi tratti rocciosi e sono basse e sabbiose e con diverse insenature.
RICORDIAMO CHE SE PROTEGGIAMO IL MARE, PROTEGGIAMO NOI STESSI”.
Riceviamo e pubblichiamo