Un lettore ci scrive: “Un grande frammento di mosaico a tessere bianche si è distaccato dalla restante pavimentazione”
Un nostro amico lettore ci scrive in redazione segnalando una situazione precaria in una zona archeologica non controllata. Prendiamo per buona la sua segnalazione, con la speranza che il Sindaco De Angelis o qualcuno della sua Amministrazione intervenga.
<Buongiorno Redazione. SEGNALO che, presso l’area sottostante Tor Caldara, esposta verso il mare, si vede chiaramente un grande frammento di mosaico a tessere bianche; che si è distaccato dalla restante pavimentazione che si vede in sezione, adagiato sul pendio sottostante, in un equilibrio apparentemente precario.
I cartelli di interdizione della zona non sono visibili perché adagiati a terra lungo la scogliera.
Me ne sono accorto per caso, ignorandone l’esistenza , non avendo mai visitato la zona. Intere famiglie con bambini, ignare o meno, hanno transitato proprio lì.
Peccato, oltretutto, che un patrimonio così importante sia lasciato esposto agli agenti atmosferici e all’abbandono>.
Articolo firmato
Dal sito Parchilazio.it leggiamo:
<La riserva naturale “Tor Caldara” è situata sul litorale Tirrenico nel territorio del Comune di Anzio (Roma) all’altezza dei km 34.400 della Litoranea Anzio-Ostia.
L’area di Tor Caldara fu frequentata sin dall’antichità, come testimoniano strumenti in pietra ritrovati sul luogo; la zona rilevata, doveva costituire un ottimo osservatorio per la caccia alla selvaggina che frequentava, numerosa, le antiche piane costiere.
Non mancano reperti dell’età del bronzo, mentre al periodo romano risalgono le strutture di una villa marittima che occupava gran parte del promontorio e che è stata messa in luce nella campagna di scavi archeologici dell’estate 1999.> https://www.parchilazio.it/torcaldara-uomo_territorio
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