TeatroBasilica
AFFÒGO
di Dino Lopardo
19 | 21 dicembre 2022 – lunedì – mercoledì 21.00
Con: Mario Russo
Scene luci e costumi: Dino Lopardo
Aiuto regia: Amy Di Corso
Assistente alla regia: Alfredo Tortorelli
Aiuto scenografa: Iole Franco

Sarà in scena al Teatro Basilica dal 19 al 21 dicembre AFFÒGO di Dino Lopardo; protagonista Mario Russo.
Le condotte aggressive rappresentano un tentativo di affermazione della propria identità per acquisire un
ruolo e lenire le insicurezze personali.

Tali condotte aggressive, rappresentano un fenomeno molto diffuso, caratterizzato da atti vessatori, intimidatori e prevaricatori rivolti verso i pari. Nicholas, il protagonista di questa vicenda, è vittima ma al tempo stesso carnefice di atti “violenti”.

Vive in casa con degli zii particolari e sin da bambino conserva un sogno nel cassetto: diventare campione di nuoto, nonostante la sua paura dell’acqua.

Una vasca da bagno rappresenta la sua infanzia: il ricordo di quel tempo in cui la sua compagna
di avventure era una papera giocattolo, interrotto tuttavia da un evento inaspettato, causa della sua fobia.
Nicholas è costretto a fare i conti con la propria natura e dopo aver commesso un danno irreparabile, la
sua intera esistenza verrà sconvolta.

Note di regia di Dino Lopardo

I sogni possono essere spezzati da una violenza subdola? E se questa violenza fosse propria dell’animo
umano, celata sin dall’adolescenza? Da queste domande è iniziata l’indagine scenica su diversi temi:
solitudine, rapporti familiari, società corrotta, bullismo.

Se i bulli persistono nei loro atteggiamenti e comportamenti rischiano di strutturare disturbi della condotta e successivamente disturbi antisociali di personalità, mentre le vittime possono andare incontro a disordini depressivi e sentirsi privi di valore.

Sia i carnefici che le vittime, presentano difficoltà nella regolazione e nel riconoscimento delle emozioni.
AFFOGO è un monologo polifonico che fa parte di un progetto più ampio: “TRILOGIA DELL’ODIO” AFFOGO;

RIGETTO; CESSO – la morte si conquista giocando. Tre monologhi indipendenti, ma anche uniti in forma
completa da una sequenza progressiva a staffetta: in tutti e tre i pezzi compariranno i personaggi
protagonisti di ogni singola storia svelando il loro rapporto e ciò che li collega e accomuna solo alla fine,
con l’aggiunta di un atto risolutivo. Le arene di AFFOGO sono sostanzialmente due: un bagno e una piscina.

Il bagno rappresenta l’elemento più intimo e familiare mentre la piscina rappresenta la società.

L’attore performer sarà quindi catapultato in dimensioni diverse per indagare scenicamente sull’odio e sulle possibili relazioni con la famiglia e il sociale. Lo stile è un “tragicomico scorretto” caratterizzato da un
umorismo “sick”, inteso nell’accezione che ne dà il padre degli scorretti, Lenny Bruce.

Il riferimento è dato da una battuta di Lou Costello: «Mia moglie è morta ieri notte, e sul letto di morte mi ha detto: “Se vai con un’altra, esco dalla tomba scavando e ti rovino”. L’ho sepolta a faccia in giù… che scavi pure».

Questo è sick, commenta Lenny Bruce. Scorretti e sick sono tutti i personaggi della “Trilogia dell’odio”, i quali esibiscono la propria immoralità e una sgradevole visione del mondo attraverso il linguaggio “tragicomico”.

Trailer di Affògo

https://youtu.be/gWdMVpfOy84

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