«C’è un bel po’ di lavoro da fare, ma i fondamentali della compagnia sono buoni e con lo sforzo di tutti si possono fare utili».
Lo afferma Joerg Eberhart, amministratore delegato e direttore generale di Ita Airways, in un’intervista al Corriere della Sera, parlando del futuro della compagnia aerea ora a co-gestione Mef-Lufthansa.
Nel 2024, sotto la sola gestione Mef, Ita ha registrato 3,1 miliardi di ricavi, un Ebit positivo di 3 milioni ma una perdita netta di 227 milioni.
Eppure Eberhart è fiducioso: il ritorno all’utile potrebbe arrivare nel 2027, se il piano industriale procederà secondo i tempi.
Per il 2025 l’obiettivo è «almeno +50 milioni», anche se il manager avverte: «Dipende molto da cosa succederà nella seconda metà dell’anno».
Nel primo trimestre di co-gestione, il fatturato ha raggiunto i 637 milioni, di cui 558 milioni provenienti dai ricavi passeggeri. L’Ebit è ancora negativo, ma non è stato ancora quantificato ufficialmente.
Eberhart sottolinea anche le potenzialità strategiche dell’aeroporto di Fiumicino:
«È un hub che funziona molto bene, ha un mix tra business e turismo, un buon potere d’acquisto e una posizione geografica favorevole verso Sud America e Africa.
A differenza di altri hub del gruppo, qui si può ancora crescere».
Infine, Ita sta valutando cinque nuovi collegamenti intercontinentali: «Ci mancano alcune rotte verso il Nord America», afferma Eberhart.
Ma tutto dipenderà anche dalla situazione geopolitica: «Se si potrà tornare a sorvolare la Russia, alcune destinazioni asiatiche torneranno ad essere interessanti».
TalkCity.it Redazione
Infine, Ita sta valutando cinque nuovi collegamenti intercontinentali: «Ci mancano alcune rotte verso il Nord America», afferma Eberhart.
Ma tutto dipenderà anche dalla situazione geopolitica: «Se si potrà tornare a sorvolare la Russia, alcune destinazioni asiatiche torneranno ad essere interessanti».
Infine, Ita sta valutando cinque nuovi collegamenti intercontinentali: «Ci mancano alcune rotte verso il Nord America», afferma Eberhart.
Ma tutto dipenderà anche dalla situazione geopolitica: «Se si potrà tornare a sorvolare la Russia, alcune destinazioni asiatiche torneranno ad essere interessanti».
Infine, Ita sta valutando cinque nuovi collegamenti intercontinentali: «Ci mancano alcune rotte verso il Nord America», afferma Eberhart.
Ma tutto dipenderà anche dalla situazione geopolitica: «Se si potrà tornare a sorvolare la Russia, alcune destinazioni asiatiche torneranno ad essere interessanti».