Flash mob di Medici Senza Frontiere per raccontare storie di cura e speranza

Un momento intenso e toccante ha animato oggi l’aeroporto Leonardo da Vinci di FiumiciFiumicinono: sulle note di Franco Battiato, Medici Senza Frontiere (MSF) ha dato vita a un flash mob per sensibilizzare i viaggiatori sull’importanza della solidarietà e del sostegno umanitario nei contesti di crisi globale.
Al centro dell’iniziativa, le storie vere e drammatiche di chi vive ogni giorno sotto le bombe o senza accesso alle cure.
Come Riyad, un bimbo sudanese di appena 18 mesi colpito al petto da un proiettile vagante mentre dormiva, in un Paese devastato da due anni di conflitto, dove il 60% della popolazione ha bisogno di assistenza umanitaria e oltre il 70% delle strutture sanitarie sono fuori uso o poco funzionanti.
Oppure come una giovane madre palestinese di 23 anni, che ha perso marito e figlie sotto le bombe a Gaza, e che ora affronta la vita senza un piede, tra le migliaia di persone mutilate o ustionate a causa del conflitto.

Il flash mob è stato anche un momento per ribadire il valore concreto delle donazioni. “Ogni azione di MSF – dalla gestione di ospedali nei teatri di guerra, alle vaccinazioni nelle foreste congolesi, fino agli aiuti dopo catastrofi naturali – è possibile grazie al contributo di chi ci sostiene, anche con il 5×1000”, è stato ricordato dai volontari.
Nel 2024, grazie alle scelte di oltre 172.000 donatori, MSF ha potuto finanziare cinque progetti chiave in Afghanistan, Mali, Nigeria, Yemen e Iraq, fornendo cure mediche, supporto ospedaliero e interventi nutrizionali in contesti ad alta vulnerabilità.
L’evento si è concluso con un messaggio di gratitudine e di speranza, rivolto a tutti coloro che, con un piccolo gesto, contribuiscono a curare il mondo.
TalkCity.it Redazione

