Un’importante operazione dei Carabinieri ha permesso di recuperare e riconsegnare al Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia i manufatti

Un’importante operazione dei Carabinieri ha permesso di recuperare e riconsegnare al Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia sette preziosi reperti etruschi trafugati illegalmente.

I manufatti, di “eccezionale valore archeologico”, erano stati sequestrati nel Regno Unito durante le indagini dell’operazione “Achei”, condotta dalla Procura della Repubblica di Crotone.

L’operazione “Achei” ha permesso di svelare un vasto traffico di reperti archeologici italiani su scala nazionale e internazionale.

Le indagini, condotte dal Nucleo T.P.C. di Cosenza tra il maggio 2017 e il luglio 2018, hanno portato all’identificazione di 23 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di far parte di un’associazione per delinquere finalizzata al saccheggio di siti archeologici e al traffico illegale di reperti.

La cerimonia di consegna si è svolta alla presenza di numerose autorità, tra cui il Prefetto di Viterbo, il Direttore Generale Musei del MiC, il Comandante del Comando Provinciale Carabinieri di Viterbo, il Direttore Regionale Musei Lazio e la Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale Marherita Eichberg.

Il recupero e la restituzione di questi preziosi manufatti al Museo di Tarquinia rappresentano un importante successo nella lotta contro il traffico illegale di beni culturali e un segno concreto dell’impegno delle forze dell’ordine nella tutela del patrimonio archeologico italiano.

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