Ho voluto aspettare prima di rilasciare una dichiarazione sull’esito elettorale del primo turno per avere un quadro più completo e più tempo per un’analisi politica del voto.
Intanto come prima informazione a conferma di quanto detto più volte in campagna elettorale dichiaro
che non abbiamo fatto apparentamenti e lo spiego in maniera semplice e diretta: noi ci siamo candidati
con la nostra proposta di governo civica e con la voglia di cambiamento e sono questi gli intenti che
porteremo avanti.
Un risultato quello del 10 giugno che ci ha visto fuori dal ballottaggio ma che ha permesso a me ed al
mio gruppo con una sola lista di arrivare all’ 8%, oltre 800 voti, un grande successo per un gruppo
giovane, per una competizione elettorale difficile in cui siamo stati lasciati soli e le nostre liste dirottate le
ultime ore su altri candidati.
Il primo turno ha delineato così un ballottaggio che vede due candidati a Sindaco con un centro sinistra
che al primo turno ha raddoppiato il centro destra ed il consenso dei cittadini, e anche se oggi si cercano
colpevoli altrove, va detto chiaramente che i segnali di questo malcontento nell’area di centro destra
erano abbastanza chiari e che qualcuno non ha voluto ascoltarli.
A fronte di tutto ciò, noi abbiamo deciso fin dall’inizio di creare un percorso diverso, civico, impostato per
costruire un’alternativa e dimostrare alla città che un modello di governo diverso è possibile. Ciò significa
essere aperti al dialogo al confronto, preservare le intenzioni del progetto che abbiamo costruito ed in
questo momento tutelare chi ci ha messo la faccia, ovvero i candidati e tutti i nostri sostenitori, anime
trasversali che hanno creduto nel progetto che abbiamo presentato alla città e che siamo certi sapranno
votare domenica scegliendo liberamente la cosa migliore.
Siamo scesi in piazza, tra la gente, abbiamo accolto le critiche, i consigli, ci abbiamo creduto e oggi siamo qui a inaugurare un nuovo percorso che sono certa ci porterà lontano.
Rimango fedele al mio gruppo di lavoro civico e sociale, costituito soprattutto da cittadini, che collaboreranno cercando di dare un senso alla nostra presenza in Consiglio Comunale, un seggio in opposizione che come la stampa più volte ha scritto per il metodo D’Hondt, ovvero il calcolo con cui vengono attribuiti i seggi in consiglio comunale scatterà solo in caso di vittoria di Francesco Sposetti.
Rimango fedele alla natura civica della mia candidatura coerente, leale, libera, convinta che essere al servizio della città sia una missione nobile e disinteressata. Rimango fedele al coraggio.
Rimango fedele a Tarquinia, alla mia gente, alla città che amo e in cui sono nata e cresciuta.
Noi siamo il cuore oltre l’ostacolo di questa città lo abbiamo dimostrato e lavoreremo per il bene di Tarquinia, ringrazi ancora tutti i candidati e i cittadini che ci hanno fatto e continuano a farci sentire il loro affetto.
Riceviamo e pubblichiamo