La città omaggia il più giovane martire delle fosse ardeatine

Il Sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei ha presieduto la Cerimonia in Memoria di Michele Di Veroli, 14
anni, il più giovane martire della Fosse Ardeatine, con la messa a dimora di un albero di ulivo grazie
all’Associazione non profit ecologista e ambientalista “KKL Keren Kayemeth LeIsrael Italia” rappresentati
dal V.Presidente Ing. Daniel Hahyon e dalla Dott.ssa Valeria Milano, sulla via di fronte al nuovo Municipio
a lui intitolata.
Nella foto l’Ing. Hahyon ha conferito al Sindaco un attestato di Benemerenza.
Erano presenti i parenti Roberta Di Veroli, Olimpia Mieli, Marco e Albert Piattelli, e in rappresentanza della
Comunità Ebraica Romana Giordana Moscati e Massimo Finzi, rispettivamente Assessore alla Cultura e
Assessore alla Memoria, il Prof. Pino Pelloni in rappresentanza della Fondazione
Levi-Pelloni, una rappresentanza di Carabinieri, Protezione Civile e Croce Rossa, il signor Victor De Bach, la figlia dell’ex sindaco Silvio Caratelli prof.ssa Giovanna, che intitolò la Via a Michele.
L’iniziativa ha preso spunto su impulso del Sindaco Tidei, dei Signori Ada Di Veroli e Giacomo di Consiglio
e del prof. Livio Spinelli, lo scorso 27 gennaio, in occasione della Giornata nella Memoria, col sostegno e
la partecipazione del Vescovo della Diocesi di Porto-S.Rufina S.E. Mons. Gianrico Ruzza e della
Commissione Diocesana per il Dialogo Interreligioso, il Parroco Don Salvatore Rizzo, le Forze dell’Ordine,
la Capitaneria di Porto di Civitavecchia, gli insegnanti e studenti del Liceo Scientifico, in cui il professor
Livio Spinelli ha rievocato la figura di Michele Di Veroli e i tanti aspetti significativi della storia di
centenaria amicizia che unisce la Città di Santa Marinella alla Comunità Ebraica Romana: dal Dott. Guido
Mendes medico pneumologo del Sanatorio “Iolanda di Savoia” dei primi del ‘900 divenuto oggi ospedale
del Bambino Gesù, alla nascita a S.Marinella del primo nucleo della attuale marina di Israele, a Giorgio
Bassani che scrisse il suo capolavoro letterario IL GIARDINO DEI FINZI-CONTINI all’Hotel Le Najadi, e alle
migliaia di esuli ebrei provenienti dall’Unione Sovietica lodevolmente accolti a S.Marinella tra gli anni ’80
e ’90 del secolo scorso.
Riceviamo e pubblichiamo

