Una denuncia tutt’altro che velata che sicuramente aprirà una nuova disputa tra i due politici santamarinellesi

Ci giunge in redazione un comunicato a firma Roberto Angeletti che attacca il Sindaco Tidei su un probabile modo di interpretare le assunzioni in seno alla sanità locale.
Com’è nostra abitudine laddove chi scrive si firma, assumendo eventuali responsabilità, soprattutto se si tratta di un rappresentante dei cittadini in Consiglio Comunale, pubblichiamo la versione integrale di quanto sostenuto da Angeletti:
<<Succede che a Santa Marinella, mentre l’ASL RM4 si prepara – come da regolare concorso pubblico – ad assumere personale OSS, ecco che il Sindaco mette i bastoni tra le ruote.
L’appalto con la cooperativa che gestisce oggi il servizio sta scadendo? Poco male…
Invece di rispettare la graduatoria, sembrerebbe che Tidei preferisca prorogare il contratto agli amici della coop, in modo che i vincitori del concorso possano continuare ad accomodarsi in sala d’attesa.

La differenza è semplice: da una parte c’è chi lavora “a chiamata” del signor amministratore della cooperativa, magari oggi sì, domani chissà.
Dall’altra parte ci sono cittadini che hanno fatto file, studiato, superato prove scritte e orali, vinto un concorso pubblico.
Ma per il Sindaco – che non si è fatto problemi a vantarsi in pubblico di aver “sistemato” personalmente 4.000 persone – sembrerebbe meglio la vecchia musica delle proroghe, delle deroghe e dei favori sottobanco.

A Roma li chiamano “posti di lavoro”. Qui rischiano di sembrare posti di blocco: blocco alla trasparenza, blocco al merito, blocco ai diritti dei cittadini che si sono guadagnati il posto senza dover chiedere il favore a nessuno.
E mentre il Sindaco tuona contro il concorso, riecheggiano parole e pratiche che ci riportano ad altri illustri “ras” delle cooperative.
Non diciamo nomi, ché i processi li fanno i tribunali. Ma ho il sentore che il vizietto di trasformare servizi pubblici in terreno di scambio privato, quello sì, somiglierebbe molto a certe cronache giudiziarie che abbiamo già letto troppe volte.

Santa Marinella non merita di diventare il laboratorio di un eterno ritorno all’italiana: raccomandazioni, clientele, appalti prorogati all’infinito.
Chi ha vinto un concorso ha diritto a lavorare, non a farsi prendere in giro da chi confonde la cosa pubblica con la propria rubrica di “posti disponibili”.>>
Dott. Roberto Angeletti. Consigliere comunale
Riceviamo e pubblichiamo
