“Bene il decreto con i risarcimenti ancora alla firma, ma 2.000 suini sani abbattuti a fronte di 15 ungulati trovati morti perché colpiti da peste suina africana richiede una riprogrammazione di tutto il sistema di gestione dei cinghiali nel territorio regionale e in particolare nelle aree protette”.
È quanto afferma Italo Pulcini, vicepresidente della Confederazione Italiana Agricoltori Roma dopo la notizia che la Regione Lazio ha predisposto un decreto con il quale verranno risarciti gli allevatori colpiti dagli abbattimenti di animali.
Quello che si sta facendo non è sufficiente. Anche la Politica Agricola Europea, inoltre, si sta orientando – visto quanto sta accadendo nel mondo – per un aumento della produzione nazionale e il settore dell’allevamento così importante richiede soluzioni immediate e specifiche.
Per queste ragioni – conclude Pulcini – oltre al decreto che verrà emanato a breve chiediamo la convocazione di incontri nel corso delle quali tutto il settore di Roma e del Lazio possa confrontarsi con le istituzioni per individuare misure risolutive sulla questione ungulati che investe pesantemente il settore agricolo e zootecnico nel territorio provinciale di Roma e del Lazio”.
Riceviamo e pubblichiamo