Roma – Competenze, politiche attive efficaci, flessibilità, welfare. Sono queste le parole chiave dell’Assemblea nazionale di Cifa Italia, la Confederazione italiana delle Federazioni autonome, che si è aperta oggi pomeriggio nel Centro congressi del Pontificio Istituto Patristico Augustinianum di Roma.
A inaugurare i lavori della due giorni di convention, intitolata ‘Il modello etico di crescita per le pmi italiane – Formazione, innovazione e sostenibilità’, è stato il presidente di Cifa, Andrea Cafà.
Al suo fianco, sul palco e in platea, si alternano e si alterneranno tanti rappresentanti del mondo delle imprese, della formazione e delle rappresentanze sindacali, come il segretario di Confsal, Angelo Raffaele Margiotta, e la presidente di Ciforma, Lucia Alfieri, ma anche istituzioni e autorità: tra loro il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, Paolo Barelli.
“Dovete entrare nelle grandi associazioni datoriali riconosciute a livello nazionale, e c’è un impegno da parte nostra affinché questo avvenga”, ha detti dal palco Barelli. Per il deputato di Fi “la pluralità di voci e l’incremento del numero di associazioni serie che si occupano dei temi legati al rapporto tra azienda e lavoratori, crescita e occupazione, è una risorsa che non possiamo lasciarci scappare. Viva la Cifa”.
“In una fase di transizione digitale e di intelligenza artificiale e con un’evoluzione tecnologica di questo tipo, è chiaro che cambieranno anche i lavori. E affinché i lavoratori non subiscano questo cambiamento devono adeguarsi attraverso un aggiornamento, riaggiornamento e potenziamento delle proprie competenze, che è proprio lo scopo principale della formazione continua a cui è dedicato il Fondo interprofessionale di Cifa e Confsal”, ha detto Margiotta. Le imprese, ha
sottolineato, “devono vedere nella formazione e nell’aggiornamento del lavoratore un potenziamento del proprio valore aggiunto, e devono agevolare i percorsi formativi sostenendo i fondi interprofessionali affinché ai propri lavoratori possa essere erogata questa formazione”.