Si tratta di un qualcosa di già presente in molte regioni italiane e che spero a breve avrà vita anche nella regione LazioAMP. Il tema infatti, da sempre, è particolarmente attenzionato perché; da una parte ci sono gli interessi delle realtà locali, che non vogliono vedere realizzato nel proprio territorio alcun tipo di impianto; e poi ci sono gli interessi degli enti sovraordinati, che invece devono pianificare il ciclo dei rifiuti e devono trovare le soluzioni migliori per far combaciare gli interessi di tutti; ed ottemperare al recepimento delle nuove direttive europee, su rifiuti e discariche nel quadro del pacchetto europeo per l’economia circolare.
La necessità sempre più urgente è quella di rendere la nostra regione autosufficiente in materia di trattamento dei rifiuti.
L’osservatorio regionale sui rifiuti (ORR), prendendo spunto dalle normative già vigenti e da quanto già fatto in altre regioni; vuole essere, non solo un organismo tecnico di raccolta ed elaborazione dei dati, ma anche un luogo di confronto tra istituzioni e società civile; al fine di assicurare ai cittadini il diritto ad una informazione trasparente e completa sulla gestione dei rifiuti.
Chi ne prenderà parte, lo farà a titolo gratuito, e quindi non sarà un ulteriore costo per le casse pubbliche.