“Potenziamento dell’agrifotovoltaico e tutela delle aree naturali protette sono sue ambiti d’intervento strategici per la transizione ecologica del Lazio e raggiungere contemporaneamente, con un approccio integrato, i vari obiettivi globali, che, dal Green Deal all’Agenda ONU 2030 fino al PNRR, prevedono la riduzione delle emissioni inquinanti, anche attraverso lo sviluppo delle fonti rinnovabili sul territorio e l’aumento della superficie tutelata almeno al 30%”.
Così Roberta Lombardi, assessora regionale alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale, a margine dell’incontro “Agrifotovoltaico e tutela delle aree naturali protette al centro della transizione ecologica”, svoltosi presso lo stand della Regione Lazio a Ecomondo, la fiera internazionale sui temi della sostenibilità, in corso a Rimini fino a domani, venerdì 11 novembre.
All’incontro ha partecipato anche Valerio Novelli, presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente alla Pisana, che ha dichiarato: “L’agrifotovoltaico è uno strumento efficace per ridurre le emissioni di anidride carbonica e consente di procedere verso gli obiettivi di transizione ecologica e digitale presenti sia all’interno del PNRR che della PAC (Politica Agricola Comune) dell’Unione Europea”.
“In questi anni in Regione Lazio- prosegue Novelli- abbiamo sempre cercato di coniugare la sostenibilità ambientale con lo sviluppo dell’agricoltura, fornendo una regolamentazione certa e chiara alle nostre aree naturali protette.
Con questi obiettivi abbiamo approvato otto piani d’assetto dei parchi laziali, un record se pensiamo che nei 20 anni antecedenti a questa legislatura era stato approvato soltanto un piano d’assetto”.
AREE NATURALI PROTETTE DEL LAZIO: ALCUNI DATI – Su un totale di 108 aree naturali protette complessive del Lazio, un sistema che copre circa il 13,5% del territorio, ad oggi si contano ben 16 parchi naturali regionali, 31 riserve naturali regionali e 52 monumenti naturali oltre che 3 parchi nazionali, 2 aree naturali marine protette e 4 riserve naturali statali. Un patrimonio inestimabile cui si aggiungono 3.163 ettari complessivi di zone di protezione esterna e aree contigue che svolgono una funzione di cuscinetto tra le aree protette e quelle non protette.
Riceviamo e pubblichiamo