“Non si può pretendere che due Comuni da soli, con tutte le gravi difficoltà che questi hanno dal punto di vista della carenza di personale, a cui si aggiungono le vicende giudiziarie degli ultimi giorni, riescano a realizzare da soli un progetto innovativo e che potrebbe diventare pilota per tante amministrazioni del Lazio.
Tanto più se la Regione non è pronta nelle proprie risposte quando i Comuni chiedono convintamente aiuto per portare avanti l’iter. Mi pare evidente, e non mi sorprende particolarmente, ma ciò non di meno mi indigna, che ci sia chi non ha interesse a che tutto si realizzi come si deve e, anzi, prosegue in modo miope a proteggere i propri bacini di voto piuttosto che portare il Lazio in una nuova fase storica, dove le nostre coste ei nostri canali sono messi in sicurezza, sia dal punto di vista naturalistico che per quanto riguarda le attività umane”.
Con il nuovo protocollo, invece, la manutenzione del litorale è continua e costante; si prendono le sabbie dove sono maggiormente sedimentate, si caratterizzano, si depurano e si re-immettono dove è necessario.
Un intervento morbido, in linea con quanto ci chiede la Comunità Europea e stanno riconoscendo le facoltà universitarie che studiano l’argomento; ovvero non modificare le linee di costa come viceversa fanno i pennelli che il problema lo spostano soltanto”.
Riceviamo e pubblichiamo