“Bibbiano non ha insegnato nulla, sia a chi si è dovuto difendere da quelle accuse, sia a chi si è innalzato a giudice per attaccare un sistema. Anche oggi la Regione Lazio ha dato dimostrazione di non rappresentare e tutelare degnamente, come Istituzione, tutti i suoi cittadini.
Davanti alla mia descrizione presentata in aula, di fatti tristi ma tragicamente concreti, che rappresentano alcune delle centinaia di casi di minori sottratti alle loro famiglie per essere inseriti dentro le strutture e alla richiesta di quali azioni di controllo siano state effettuate per prevenire gli allontanamenti, l’amministrazione risponde con una sterile e inutile lista di azioni e numeri che nulla hanno a che vedere con i drammi che lamentano centinaia di genitori, senza avere la decenza di farsi venire neppure un ragionevole dubbio. Questo, francamente, è inaccettabile”
Lo dichiara Francesca De Vito, consigliera al gruppo misto della Regione Lazio.
L’ordinanza n. 9691\2022 della Corte di Cassazione della scorsa settimana -ricorda – ha confermato finalmente che tutte le sottrazioni di minori effettuate con la forza, sono completamente contrarie allo ‘stato di diritto’.”
“Anche la regione ha un potere e un dovere, quello di tutelare i minori nell’unico modo possibile, ovvero annullando i finanziamenti ai comuni che autorizzano il loro trasferimento in case famiglia senza che si sia fatto tutto il percorso che la legge prevede, primo tra tutti, il loro ascolto e l’aiuto alla famiglia in casa propria. Mi auguro – conclude – di vedere in futuro azioni in tal senso e non le centinaia di migliaia di euro erogati alle strutture che privano i minori del loro bene più caro: l’amore dei genitori”.
Riceviamo e pubblichiamo