Roma e le aree a rischio beneficeranno di lavori su argini, fossi e infrastrutture strategiche per ridurre il rischio di allagamenti

La Regione Lazio investe 4,2 milioni di euro del Programma FESR per ridurre il rischio idraulico lungo il fiume Tevere, con particolare attenzione a Roma.
La capitale presenta un rischio idraulico molto superiore alla media regionale, con 84,3 abitanti esposti per km², rispetto ai 22,6 della media nazionale e ai 10,2 della media regionale. Il sistema di difese urbane comprende 114 km di argini e 11 impianti idrovori.
Gli interventi, coordinati dalla Direzione regionale Trasporti, Mobilità, Tutela del Territorio, Autorità Idraulica, Demanio e Patrimonio, prevedono la manutenzione del reticolo idrografico principale e secondario, con particolare attenzione ai fossi soggetti a rigurgiti.

Le attività includono la pulizia degli alvei, il dragaggio, il ripristino della funzionalità delle golene e la rinaturalizzazione degli ambienti fluviali.
La Regione interverrà anche sulle infrastrutture idrauliche, ripristinando argini, banchine, muraglioni, briglie, soglie, presidi idraulici, muri di sponda, sollevamenti, scolii, canali e chiaviche.
Inoltre, potenzierà la rete di monitoraggio e controllo remoto per rilevare eventi di piena e garantire la sorveglianza delle opere di protezione.

Oltre al Tevere, la Regione destina 800 mila euro al fiume Paglia, colpito da fenomeni erosivi a valle del ponte Gregoriano.
Fenomeni che ne hanno ridotto la sezione idraulica, minacciando la stabilità delle sponde e la sicurezza della Cassia, infrastruttura stradale strategica per la mobilità.
La misura, dunque, rafforza la protezione del territorio e delle infrastrutture critiche, garantendo maggiore sicurezza ai cittadini esposti a rischio idraulico e idrogeologico.

Giorgia Iacomelli. TalkCity.it Redazione
