Provincia Porta d’Italia. Michela Califano attacca Baccini; risponde Agostino Prete

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Un Progetto importantissimo che purtroppo è scaduto nella disputa politica e partitica

Come testata abbiamo seguito sin dai primi passi la nascita del progetto Nuova Provincia Porta d’Italia con entusiasmo, certi di vivere un momento storico ed epocale che porterà beneficio al nostro territorio (precisamente il comprensorio che seguiamo come progetto di comunicazione) in ogni campo.

Fortunatamente la distanza deontologica da ogni posizione politica ci ha dato la possibilità di guardare in maniera asettica al progetto cogliendo tutte le sfumature ed apprezzando i risvolti positivi che questo potrà portare, senza farci inquinare da secondi fini.

Capiamo, invece, perfettamente chi vivendo di politica è costretto a prendere posizione dipendentemente dall’ordine di scuderia, creando in maniera scientifica il partito del NO a prescindere.

Anche in considerazione che attualmente il comprensorio Litorale Alto Lazio, interessato al nuovo progetto, è inserito nell’Area Metropolitana politicamente gestita dal Centro-Sinistra, non a caso la parte politica contraria alla nascita del nuovo Ente.

Però, anche se possiamo capire certe dinamiche, ci sorprendiamo quando chi è contro e non trova “sponda” rischia di fare terrorismo mediatico lanciando messaggi addirittura al limite del drammatico.

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I Consigli Comunali, pensiamo noi, sono stati democraticamente scelti dai cittadini, che hanno deposto negli eletti la loro fiducia incondizionata per delegarli a scelte più o meno importanti.

Quindi perchè in questo caso dovrebbe scadere questa fiducia e si dovrebbe passare per una decisione diretta della cittadinanza, magari con un referendum come chiesto da qualcuno?

Il Progetto della Nuova Provincia, nata anche nel disprezzo di chi la contrasta, ormai è realtà e nessuno potrà arrestare quanto deciso da chi rappresenta il popolo. E per quanto ci riguarda possiamo dire…. EVVIVA!!!

Corrado Orfini

Michela Califano: “Nuova provincia è un danno irreparabile!”

Un tradimento. L’approvazione della nuova Provincia è un tradimento ai danni di Fiumicino, dei suoi cittadini, del futuro di un territorio che pagherà un conto salatissimo per questa scelta scellerata. Chiediamoci come mai l’unico provvedimento adottato da questa nuova maggioranza di destra non era minimamente presente nel programma elettorale del sindaco Baccini. Chiediamoci come mai sia stato fatto tutto alla chetichella senza informare i cittadini e chiedere il loro consenso. Chiediamoci come mai non ci sia stata alcuna assemblea pubblica o non sia stato preso in considerazione quello che chiedo da mesi: un referendum. Perché su una decisione così importante, che rischia di avere risvolti drammatici, non sia stato chiesto un parere a chi queste scelte le pagherà sulla propria pelle. Parliamo di un carrozzone burocratico che costerà centinaia di milioni di euro e ha come unico obiettivo quello di creare poltrone e consulenze. Un danno per moltissimi, un beneficio per pochissimi. La nuova Provincia significa un aumento spropositato dei costi che saranno suddivisi non per milioni di cittadini ma per qualche centinaia di migliaia, dunque più tasse e meno fondi per sostenere servizi essenziali come scuola e trasporti. Significa perdere milioni di euro di fondi e la possibilità di accedere a bandi legati allo status della Capitale. Perdere peso sulle future scelte legate alla sanità, uscire definitivamente dai grandi network turistici ed economici. Oggi questa destra mostra il suo vero volto: avevano promesso di cambiare Fiumicino, lo faranno facendoci imboccare una strada senza uscita. 

Lo dichiara la consigliera regionale del Pd Lazio e segretaria del Pd di Fiumicino, Michela Califano

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