Il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti: “Verso una gestione pubblica e competitiva”. Parlando di eolico off-shore include Civitavecchia

Durante un incontro tenutosi a Taranto, il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, ha presentato le sue idee riguardo alla riforma delle Autorità portuali in Italia, evidenziando la necessità di creare una spa interamente pubblica che gestisca le nuove opere e una serie di servizi.
Secondo Rixi, oggi molti porti italiani sono in difficoltà nello sviluppo di determinati progetti, e una gestione centralizzata potrebbe rappresentare una soluzione efficace.
Il vice ministro ha sottolineato l’importanza di offrire un’alternativa competitiva sul palcoscenico nazionale, con l’obiettivo di superare i principali competitor europei come Francia, Spagna e Grecia.

“Se riusciamo a fare un’offerta competitiva, possiamo far diventare l’Italia la prima nazione marittima europea”, ha dichiarato, evidenziando che attualmente il solo porto di Rotterdam gestisce un traffico superiore a quello combinato delle 16 autorità portuali italiane.
Un altro punto cruciale del suo intervento ha riguardato l’eolico offshore. Taranto e Augusta sono stati selezionati come porti prioritari dal Ministero dell’Ambiente, con anche Brindisi e Civitavecchia inclusi nel progetto.
Tuttavia, Rixi ha avvertito che la valorizzazione dello spazio marittimo deve avvenire con cautela, considerato il contesto ambientale complesso del Mediterraneo e gli altri traffici, come quello migratorio.

Per quanto riguarda la possibilità di accorpare le attuali Autorità portuali in Puglia, Rixi ha affermato che la decisione spetterà al territorio stesso, rimanendo aperto a future sinergie che potrebbero rivelarsi vantaggiose per entrambe le città, Bari e Taranto.
In conclusione, Rixi ha evidenziato la volontà di sviluppare un modello ispirato a quello spagnolo, che, pur avendo una portualità diffusa simile alla nostra, risulta più evoluto.
L’obiettivo è valorizzare tutti gli scali portuali italiani, non solo quelli di maggiori dimensioni, per una crescita equilibrata e sostenibile dell’intero sistema marittimo nazionale.
TalkCity.it Redazione
