New York, 1953. Siamo in pieno Maccartismo. Tutte le persone sospettate, anche solo come “simpatizzanti comunisti”, vengono messe in lista nera e non possono più lavorare.
Questa lista nera riguarda anche il mondo dello spettacolo. Un periodo difficilissimo per gli USA in uno dei momenti più delicati della sua democrazia.
Howard, simpatico “qualunquista”, sempre pronto alla battuta comica, spiritoso, divertente, lavora come cassiere in un bar. Un giorno Alfred Miller, suo amico di infanzia, sceneggiatore finito nella lista nera della Commissione per le attività antiamericane, gli chiede di diventare il suo prestanome, ovvero di poter utilizzare il nome di Howard per presentare le sue sceneggiature a un network televisivo, riconoscendogli una percentuale.
Howard, sempre pieno di debiti, accetta con entusiasmo e pericolosa leggerezza, senza avere la minima idea delle difficoltà e della pericolosità dell’impresa.