”Il Lazio non solo è pronto ad applicare le norme previste dal ‘Cura Italia’, ma riteniamo sacrosanto, per chi lavora in Italia da 5 anni, parla la lingua italiana, è iscritto ad un Ordine professionale il cui titolo è riconosciuto dallo Stato italiano e possiede il regolare permesso di soggiorno, il diritto di poter partecipare ai bandi di reclutamento previsti dal sistema sanitario”.
L’affermazione di giovedì sera dell’assessore D’amato, dopo il colloquio avuto con Foad Aodi, presidente Associazione Medici di Origine Straniera in Italia, mi trova particolarmente d’accordo.
E’ evidente che questo patrimonio di competenze non può essere disperso, ma al contrario deve essere valorizzato.
Mi auguro che dopo il colloquio dei giorni scorsi si arrivi presto ad un provvedimento attuativo che consenta finalmente il reclutamento del personale sanitario straniero da destinare alle strutture della nostra Regione e che possa essere di supporto sia in questo momento di recrudescenza del Covid che in quello successivo, quando la sanità regionale dovrà tornare a occuparsi con grande attenzione a tutte le altre patologie”.
Così in una nota la consigliera regionale di Italia Viva Marietta Tidei.
Comunicato stampa