Ladispoli. “Più arte e cultura nelle nostre scuole!”

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Ci scrive una docente di Musica di un plesso cittadino

<<Gentile Direttore,
sono una docente di Musica presso l’I.C. Ladispoli 1 e vorrei condividere con Lei alcune riflessioni.

La scuola pubblica è spesso presa di mira a seguito di fatti onestamente incresciosi e riguardo ai quali non sempre si riesce a ottenere la necessaria chiarezza.

Questo potrebbe dare luogo nell’opinione pubblica a un generale svilimento della funzione docente, facendo perdere la fiducia nell’operato di tanti seri, validi e preparati professionisti del settore i quali, quotidianamente, si prodigano nella continua ricerca di modi e strategie per trasmettere i propri saperi alle giovani generazioni, nella speranza di suscitare interesse e amore per le varie materie.

A tal proposito vorrei parlare particolarmente dell’importanza costituita dalle materie riguardanti l’Arte in genere, naturalmente senza nulla togliere all’importanza di tutte le altre materie che, ugualmente,
contribuiscono a una crescita armonica della personalità e della cultura dei giovani.

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La mia riflessione volge al termine avendo negli occhi e nella mente l’immagine delle mie alunne e
dei miei alunni mentre si “fa” Musica: ogni classe si trasforma per magia in una piccola sala Musica, dove ognuno impara a suonare (e quindi “stare”) con gli altri, rispettandone i tempi di apprendimento e, se vogliamo, anche i limiti, apprezzando nello stesso tempo chi è già più avanti o magari semplicemente più ricco di talento.

Ecco allora che, dall’apprendimento puramente teorico degli elementi basilari e del linguaggio elementare della notazione musicale, dall’apprendimento tecnico studiando uno strumento, e quindi dalla fase puramente intellettuale della materia, si passa all’aspetto pratico con la condivisione dei propri saperi e talenti (qualunque essi siano e a qualsiasi livello), suonando insieme agli altri e mettendosi in gioco, non con l’uso di autotune o playback ma senza rete, per imparare a essere se’ stessi, imparare a migliorarsi e imparare a stare con gli altri in modo costruttivo e sereno.

A questo punto, lo studio di elementi di Storia della Musica e l’approfondimento dei vari stili musicali declinati nei vari periodi storici, diventa conseguente alla curiosità generata nei giovani dall’aver suonato o cantato insieme questo e quel brano.>>

Maria Paola Turchetta

Ringraziamo il giornalista Marco Di Marzio che ci ha girato la lettera

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