Ladispoli. Botta e risposta sul Capodanno “rap” tra SI e il consigliere Riccardo Rosolino

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Capodanno Ladispoli 2023, SI: “Soldi spesi a casaccio per rapper che incitano alla violenza”. Rosolino replica: “Siamo giovani pensanti, la musica è svago come tutte le altre forme d’arte, violenza è da combattere in famiglia e a scuola”

<< Finalmente è stato presentato il programma per le festività natalizie a Ladispoli.
La nostra amministrazione, che non bada a spese, ha scelto due ospiti d’eccezione per l’ evento di Capodanno: Guè Pequeno e Emis Killa.

Di Emis Killa, già ospite allo scorso Summerfest 2022, ne avevamo già parlato per l’assurdità dei suoi testi e dell’incitamento alla violenza anche contro le donne, e della sconclusionata idea di farlo esibire a Ladispoli.

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Sotto il segno di Dio, Patria e Famiglia, la destra locale espone probabilmente in questa maniera la volontà di stare vicino ai giovanissimi, affrontando i temi più in voga: cocaina, pussy, auto di lusso, pistole e violenza gratuita. I testi delle loro canzoni sono inequivocabili.

<< Sottovalutare le capacità intellettive e di comprensione del testo della nuova generazione credo che sia il modo peggiore per combattere la violenza di genere. Contrariamente, anzi, perpetua ulteriori ostilità senza andare alla risoluzione di un problema.

Il genere rap, così come la trap, nasce da contesti sociali molto delicati. Si manifesta come un grido, una denuncia a delle realtà che non tutti (fortunatamente) conoscono. E come spesso accade in questi casi per denunciare un contesto si utilizza l’ostentazione, niente altro che uno scudo alle proprie debolezze.

Ma questo non significa che chi ascolta una tipologia di strofe ne venga soggiogato al punto da mettere in pratica atti molesti.

Affermare questo significa mancare di rispetto anche al nostro punto di vista, quello dei giovani, ai nostri gusti o scelte musicali. Spesso queste ultime sono infatti semplicemente preferenze di una musicalità piuttosto che un’altra, vissute con molta più leggerezza e serenità di come le si vuole dipingere creando una seconda linea d’odio.

Affermare questo significa pensare che non esistano più margini tra realtà o finzione. E sulla stessa logica non poter più leggere un libro thriller o vedere una serie televisiva per paura di non saper scindere le buone azioni da quelle cattive.

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