ITALIANI BRAVA GENTE

Visti dall’Estero… tra stereotipi e cattiverie di parte

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2022-10-01 | 11:04h
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2022-10-01 | 11:27h
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Rubrica del Sabato a cura di Micaela Taroni

I simboli sono importanti, al punto da diventare icone e stereotipi.

Come nel caso della famigerata copertina che il settimanale tedesco Der Spiegel pubblicò nel 1977: un piatto di spaghetti con sopra una pistola e, in primo piano, una vetrina crivellata di colpi: come dire Italia, patria della pasta e della mafia.

I luoghi comuni sono duri a morire, il cliché sull’Italia sempre in agguato. Non stupisce quindi che la vittoria del centro-destra alle elezioni di domenica allarmi le testate internazionali.

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“Giorgia Meloni rivendica la vittoria per diventare il premier italiano più di estrema destra dopo Mussolini”, commenta dall’altra parte dell’Atlantico la CNN, mentre il “New York Times” definisce Fratelli d’Italia “hard-right party”, quindi partito di estrema destra, rimarcando che a differenza della Germania, che ha elaborato il suo passato nazista, l’Italia si distingue per una “amnesia deliberata” sul fascismo.

Il giornale francese “Liberation” invece punta tutto sull’analogia con il ventennio: “In Italia i postfascisti alle porte del potere un secolo dopo la marcia su Roma”.

Il Paese testerà probabilmente la sua prima donna premier. Che verrà giudicata dai cittadini e non da qualche osservatore estero arroccato dietro il computer. La sfida è grande considerato il difficilissimo periodo.

Vediamo se Meloni sarà all’altezza delle aspettative di chi l’ha votata. Almeno diamole il tempo di mettersi alla prova.

Micaela Taroni

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