Partigiana, politica, prima donna ministra della Repubblica, Anselmi oggi avrebbe molto da dire sulla politica italiana e il ruolo delle donne al potere.

Tina Anselmi, grazie per essere qui con noi. Oggi l’Italia ha per la prima volta una donna come Presidente del Consiglio. Lei che è stata una pioniera della politica femminile, cosa pensa di Giorgia Meloni e di questo traguardo?
Tina Anselmi: <<Il fatto che una donna sia arrivata a ricoprire la più alta carica di governo è senza dubbio un segnale di cambiamento.
Quando ho iniziato il mio percorso politico, il potere era quasi esclusivamente maschile. Vedere una donna a Palazzo Chigi significa che la strada tracciata da tante di noi, con fatica e sacrificio, ha portato dei risultati.
Ma attenzione: non basta essere una donna per essere portatrice di un cambiamento positivo.
Quello che conta è il modo in cui si esercita il potere, quali valori si difendono, quali diritti si promuovono. Io ho sempre creduto in una politica che mettesse al centro la giustizia sociale, i diritti delle donne, dei lavoratori, della scuola pubblica.>>

E secondo lei questo governo sta andando in questa direzione?
Tina Anselmi: <<Non è a me che spetta dirlo, ma ai cittadini.
Essere la prima donna a governare l’Italia è una responsabilità enorme: spero che Giorgia Meloni la interpreti con la consapevolezza di dover rappresentare anche le donne che ancora oggi lottano per avere pari opportunità.>>

Negli ultimi anni si è tornati spesso a parlare di un possibile ritorno del fascismo in Italia. Con la destra al governo, pensa che questo sia un rischio concreto?
Tina Anselmi: <<Il fascismo non torna mai con gli stessi simboli e le stesse modalità del passato, ma può ripresentarsi sotto forme nuove.
Non dobbiamo aspettarci camicie nere per riconoscerlo: il fascismo è prima di tutto la negazione della libertà, il tentativo di limitare il dissenso, di ridurre gli spazi democratici, di alimentare paure e divisioni.
Io ho vissuto il fascismo sulla mia pelle, l’ho combattuto unendomi alla Resistenza quando ero poco più che una ragazza. So cosa significa non avere libertà di parola, non poter esprimere le proprie idee senza paura.
Certo che oggi con l’avvento del web e dei social media sembrerebbe impossibile limitare la libertà dei cittadini; quindi un ritorno di quel tipo di fascismo sembrerebbe anacronistico.
Ma il mio appello è sempre lo stesso: vigilare, informarsi, partecipare alla vita democratica. Perché la democrazia non è qualcosa di garantito per sempre, va difesa ogni giorno.>>

Cosa direbbe ai giovani di oggi?
Tina Anselmi: <<Che il futuro è nelle loro mani. Non si accontentino di slogan, ma cerchino la verità, studino la storia, si impegnino.
La democrazia non si difende da sola. Noi abbiamo fatto la nostra parte, ora tocca a loro.>>
Tina, grazie per queste parole.
Tina Anselmi: <<Grazie a voi. La libertà è un bene prezioso, non dimenticatelo mai.>>
TalkCity.it Redazione
