Il ddl, varato dal Consiglio dei ministri lo scorso 31 gennaio su proposta del Presidente del Consiglio e del
Ministro della Cultura, prevede lo stanziamento di otto milioni di euro e la nascita di una Fondazione, di
cui faranno parte come soci fondatori il MiC, la Regione Lazio, Roma Capitale e la Regione Friuli-Venezia
Giulia.
“Ricordare significa “riportare al cuore”. Oggi, con l’approvazione definitiva della legge che istituisce il
Museo del Ricordo nella Capitale, riportiamo nel cuore della nostra Nazione una storia troppo a lungo
nascosta. Lo facciamo celebrando in questo modo anche il ventesimo anniversario dell’approvazione della
legge n. 92 del 30 marzo 2004, che ha istituito il Giorno del Ricordo dei martiri delle foibe e dell’esodo
giuliano-dalmata. Legge storica, che il Parlamento ha di recente implementato e che ha consentito di s
pezzare quella congiura del silenzio che per troppo tempo ha avvolto la tragedia delle foibe e il dramma
dell’esodo nell’oblio e nell’indifferenza. Ringrazio il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il mio
predecessore Gennaro Sangiuliano, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, per aver promosso
questa iniziativa. E deputati e senatori che hanno sottoscritto, in maniera unanime, questa proposta.
“Finalmente il Museo del Ricordo sorgerà, in un importante spazio della Regione Lazio che sarà riqualificato ad hoc, colmando un vuoto durato troppo a lungo. Roma, Capitale d’Italia, e il Lazio, divengono custodi e promotori di una doverosa memoria collettiva e nazionale. Gli orrori generati dai totalitarismi del XX secolo devono farsi testimoni concreti e attuali presso le giovani generazioni e, soprattutto, presso quelle del futuro. Ringrazio, innanzitutto il Presidente del Consiglio per aver sostenuto sin da subito questa iniziativa, l’ex Ministro Sangiuliano per lo sviluppo dell’ambizioso progetto e il Ministro Giuli per aver dato continuità a questo lavoro sinergico. Il Museo del Ricordo è un progetto che, nel suo iter parlamentare, si è arricchito di partner importanti come Roma Capitale e la Regione Friuli Venezia-Giulia. Finalmente, in Italia e con una iniziativa votata all’unanimità, sorgerà un luogo-simbolo in grado di ricostruire non solo la storia del dramma vissuto dai nostri connazionali del confine orientale nel corso di tutto il ‘900, ma di far emergere dall’oblio tutti i ‘ricordi’ cancellati dalla storia. È un dovere morale cui la Regione ha sempre creduto fermamente”. Lo afferma il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
Riceviamo e pubblichiamo
memoria foibe