Virus respiratori nei bambini al centro dell’inverno: alta incidenza, famiglie stanche e la bussola chiara della pediatra Imma Savarese
C’è un motivo se questo è diventato l’argomento più discusso tra genitori, pediatri e gruppi WhatsApp scolastici: l’inverno 2025 sta mostrando un’incidenza particolarmente elevata di infezioni respiratorie nei bambini.
Raffreddori, tosse, febbre, influenza che sembra arrivare prima e durare di più. La sensazione diffusa è quella di non riuscire mai a chiudere davvero un capitolo prima che se ne apra un altro.
I dati di sorveglianza parlano chiaro. L’incidenza delle infezioni respiratorie acute è più alta proprio nella fascia 0–4 anni. A fare la differenza non è un singolo virus, ma la loro co-circolazione.

Influenza, rhinovirus, adenovirus e altri patogeni viaggiano insieme. Il risultato è una sequenza di episodi ravvicinati che logora famiglie e bambini, senza che questo significhi automaticamente fragilità o problemi immunitari.
Per orientarsi in questo scenario, abbiamo raccolto la voce della dottoressa Imma Savarese, pediatra e neonatologa, che spesso si confronta con genitori stanchi e preoccupati.
“Non stiamo assistendo a bambini più deboli,” spiega. “Stiamo assistendo a bambini esposti a tanti virus nello stesso periodo. Nido e scuola sono ambienti fondamentali per la crescita, ma anche luoghi dove i virus circolano velocemente.”

Uno dei nodi centrali resta la febbre, che spesso diventa il primo motivo di allarme.
“La febbre non è una nemica,” chiarisce Savarese. “È un segnale. Ciò che conta davvero è come sta il bambino: se respira bene, se beve, se resta vigile, se ha momenti di gioco. Il numero sul termometro da solo non racconta tutta la storia.”
Un altro tema caldo è l’uso dell’antibiotico, spesso richiesto come soluzione rapida.

“Nella maggior parte dei casi parliamo di infezioni virali,” sottolinea la dottoressa. “L’antibiotico non accorcia la durata della malattia e non spegne i sintomi virali.
Usarlo senza indicazione significa esporsi a effetti collaterali e creare resistenze. La strada giusta è la valutazione clinica e il monitoraggio.”
Nella gestione quotidiana, i consigli restano concreti e poco spettacolari, ma efficaci. Riposo, idratazione, ambienti non surriscaldati, aria cambiata, lavaggi nasali nei più piccoli. Soprattutto, una scelta che pesa, ma protegge: tenere a casa i bambini quando stanno male.
“Non è una punizione,” dice Savarese, “è un atto di responsabilità verso gli altri e verso il proprio figlio.”

Sul fronte della prevenzione, la pediatra ribadisce l’importanza della protezione vaccinale, in particolare contro l’influenza, come strumento per ridurre complicanze e ricoveri, soprattutto nei soggetti più fragili.
Quando lo sguardo si sposta sulla neonatologia, il tono cambia.
“Nei neonati il margine di sicurezza è più stretto,” spiega. “I segnali possono essere meno evidenti e l’evoluzione più rapida. Qui la prevenzione diventa ancora più concreta: mani pulite, niente fumo, evitare contatti con persone sintomatiche e ambienti affollati.”

In chiusura, una frase che racconta bene il suo modo di essere medico: “Mi sento un ponte. Tra l’ansia dei genitori e la comprensione. Tra il sintomo e la direzione da prendere.”
In un inverno rumoroso di virus e paure, la pediatria torna a ricordarci una cosa semplice: osservare, capire, accompagnare. Con competenza, ma anche con umanità.
Dino Tropea TalkCity.it Fiumicino
Dino Tropea è scrittore e autore di tre libri: Lasciato Indietro (Armando Editore), Ombre e Luci di un Cammino (Laura Capone Editore) e Il regno sommerso di Coralyn (VJ Edizioni Milano). La sua scrittura, empatica ed evocativa, intreccia narrativa, poesia e riflessione sociale, con un’attenzione particolare ai temi della resilienza, della memoria e della speranza.
Oltre all’attività letteraria, è redattore per Mondospettacolo.com e TalkCity.it, dove racconta eventi, musica, teatro e cultura con uno stile coinvolgente e appassionato. Cura progetti editoriali come curatore letterario e conduce programmi radiofonici che danno voce a storie di rinascita, arte e impegno sociale.
Per conoscere meglio il suo percorso, leggere i suoi articoli e seguire le sue attività, è possibile visitare dinotropea.it, punto di accesso ai suoi profili social ufficiali.
