Intervista al Consigliere Comunale con la delega al demanio del Comune di Fiumicino

balneari

La Commissione Europea ha bocciato il decreto ministeriale italiano sugli indennizzi ai balneari, ribadendo in una lettera ufficiale del 7 luglio che nessuna compensazione potrà essere riconosciuta ai concessionari uscenti per il valore aziendale delle loro imprese.

Una posizione ferma e già annunciata nel 2024, che riapre il confronto tra Roma e Bruxelles in un contesto di incertezza e tensioni crescenti nel comparto balneare.

In questo contesto torna d’attualità l’intervento del consigliere comunale di Fiumicino Massimiliano Catini, che in tempi non sospetti, ai microfoni di TalkCity.it, aveva anticipato con lucidità e competenza le stesse criticità oggi messe nero su bianco dalla Commissione.

“Lo dissi pubblicamente già mesi fa: l’Europa non avrebbe mai autorizzato indennizzi legati al valore aziendale o alla continuità d’impresa.

“Il rischio, che purtroppo si è concretizzato, era quello di mandare in confusione gli operatori e far perdere altro tempo prezioso ai Comuni.

Oggi Bruxelles ci dice che gli unici ristori ammessi sono quelli relativi agli investimenti non ammortizzati. Il resto è solo propaganda”.

Catini sottolinea come il nuovo stop europeo confermi l’approccio sbagliato tenuto dal governo in questi anni:

“Avevo espresso già allora la mia preoccupazione per un decreto confuso e debole. L’errore più grave è stato illudere il comparto con l’idea di un indennizzo ampio, quando invece le regole europee sono chiarissime.

E ora – come temevo – ne pagheranno il prezzo i piccoli imprenditori e gli enti locali, lasciati soli ad affrontare gare complesse in una giungla normativa”.

Il consigliere di Fiumicino rivendica quindi la propria competenza in materia, messa al servizio del territorio:

“Non ho mai strizzato l’occhio al populismo, né ho fatto promesse irrealizzabili.

Ho preferito spiegare con trasparenza e precisione giuridica cosa si poteva fare e cosa no.

Vorrei ribadire il mio pensiero; togliere il 45 bis che prevede al concessionario di dare in gestione a terzi e togliere il subingresso alla concessione

così facendo verrebbero garantite le famiglie che hanno le concessioni, che dovranno riconsegnarle al momento della pensione e poi verrebbero messe a bando.

La realtà oggi mi dà ragione, ma non è una vittoria: è solo una conferma amara che occorre maggiore serietà e conoscenza delle regole europee quando si governa o si rappresentano le istituzioni”.

Il tema degli indennizzi rimane centrale nel percorso che porterà all’assegnazione delle nuove concessioni entro il 2027, con migliaia di imprese balneari in attesa di certezze.

Intanto, il Comune di Fiumicino – tra i più esposti per numero di concessioni – continua a osservare con attenzione ogni sviluppo.

E le parole di Catini restano un punto di riferimento per chi, nel caos normativo, cerca una bussola affidabile.

TalkCity.it Redazione Fiumicino

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