Fiumicino. Previsti colpi di scena nell’inchiesta riguardante la passata amministrazione

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Inchiesta sugli appalti: la fase investigativa che riguarda l’Amministrazione Montino (2018/2023) potrebbe interessare anche esponenti politici dell’epoca

La Procura della Repubblica di Civitavecchia, con il supporto investigativo dei militari del Comando Provinciale Roma della Guardia di Finanza,

sta conducendo un’articolata inchiesta che coinvolge il Comune di Fiumicino e alcuni operatori economici attivi nel settore delle politiche sociali.

L’indagine, che trae origine da una verifica fiscale effettuata nei confronti di una società tra il 2018 e il 2023, ha portato alla luce un sistema diffuso di anomalie negli affidamenti pubblici,

con appalti pilotati, fatture per operazioni inesistenti e un intreccio illecito tra imprenditori, funzionari comunali e, probabilmente, esponenti politici.

La scintilla investigativa è scaturita da un controllo fiscale: una ditta individuale aveva emesso fatture per oltre 1,4 milioni di euro senza tenere alcuna contabilità né presentare dichiarazioni fiscali.

Il legale rappresentante ha dichiarato di aver cessato ogni attività da anni, disconoscendo completamente le prestazioni indicate nelle fatture.

L’analisi dei conti bancari ha mostrato una gestione sospetta dei flussi finanziari: prelievi immediati in contanti e trasferimenti verso conti esteri.

Tra le realtà coinvolte figura una cooperativa che, tra il 2018 e il 2023, ha ricevuto 42 appalti per oltre 4,1 milioni di euro, molti dei quali con affidamento diretto o proroghe mascherate.

Le fatture emesse dalla stessa cooperativa, tuttavia, ammontano a oltre 9,4 milioni di euro, con un evidente scostamento rispetto al valore degli appalti.

Dalle intercettazioni e dagli interrogatori emerge un quadro di collusione sistematica: bandi anticipati agli imprenditori “amici”, partecipazioni sollecitate e modalità concordate.

Corruzioni, turbative d’asta e favoritismi sembrano aver segnato l’azione amministrativa, compromettendo i principi di legalità e imparzialità.

Le richieste della Procura hanno portato all’emissione di misure cautelari il 13 giugno 2025, mirate al settore degli appalti sociali, con due Dirigenti Comunali finiti ai domiciliari.

Ma in molti si chiedono come abbiano fatto gli Amministratori dell’epoca a non accorgersi di quanto stesse accadendo, facendo pensare a presumibili colpi di scena nelle indagini.

Secondo indiscrezioni, le intercettazioni riguarderebbero anche esponenti della fase amministrativa fino al 2023, ma si resta in attesa della conferma ufficiale della Guardia di Finanza e del Procuratore di Civitavecchia.

“Il carattere pervasivo della vicenda -sottolinea il Prefetto Liguori in un Comunicato Stampa- che tocca funzioni apicali del Comune di Fiumicino, rende necessario informare i cittadini con fonti ufficiali, evitando fughe di notizie e distorsioni mediatiche”.

Lo stato attuale del procedimento penale vede diversi indagati sottoposti a restrizioni, ma resta fermo il principio di presunzione di innocenza fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.

TalkCity.it Redazione Fiumicino

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