Il consigliere comunale: “Dopo sette anni dalla sua morte è ancora vivo e profondo il ricordo di un uomo di grande valore umano e culturale”
“Fiumicino ricorda Ezio Petrini a sette anni dalla sua scomparsa e guarda al futuro puntando su cultura, storia e giovani”.
È questo il senso del comunicato del consigliere comunale Paolo Calicchio, che lancia la proposta di istituire una borsa di studio o un concorso dedicato alla memoria di uno dei più profondi conoscitori e divulgatori del patrimonio storico e archeologico del territorio.
«È ancora vivo e profondo il mio ricordo per Ezio Petrini – afferma Calicchio – un uomo e un professionista dal grande valore umano e culturale, che ha sempre valorizzato le nostre ricchezze storiche e archeologiche con passione e rispetto».
Un legame personale, quello tra il consigliere comunale e Petrini, che emerge con forza nelle parole dedicate all’amico scomparso, descritto come una figura capace di trasmettere conoscenza e amore per il territorio.
I Porti imperiali di Claudio e Traiano rappresentavano per Petrini una vera e propria “seconda casa”: luoghi che conosceva in ogni dettaglio e che sapeva raccontare con competenza e fascino,
arricchendo le sue narrazioni anche di leggende capaci di accendere l’immaginazione di adulti e bambini.
Un patrimonio immateriale che, secondo Calicchio, merita di essere custodito e tramandato.
Da qui la proposta concreta: istituire una borsa di studio o un concorso rivolto a giovani studenti, storici e archeologi, soprattutto in un momento in cui si parla di nuove azioni per la promozione turistica e archeologica della città.
Un’iniziativa che avrebbe il duplice obiettivo di sostenere le nuove generazioni e ribadire il valore della storia locale, mettendo al centro figure fondamentali come gli imperatori Marco Ulpio Nerva Traiano, Claudio e Adriano, considerati autentici fondatori della città.
«Mi auguro che la figura di Ezio Petrini non sia mai dimenticata, ma valorizzata attraverso progetti concreti», conclude Calicchio,
ribadendo il proprio impegno personale affinché il ricordo di Petrini continui a vivere non solo nella memoria, ma anche nelle politiche culturali e formative di Fiumicino. Un gesto che unisce memoria, identità e futuro.
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