“Ormai siamo nell’impunità più totale: la questione non è solo tecnica e istituzionale ma di rispetto dei cittadini e delle istituzioni stesse.
Invece, in barba alle regole e alla dignità, la presidente del consiglio e lo staff del suo ufficio, che non conoscono la parola ‘rispetto dei regolamenti’, non hanno protocollato la nostra richiesta ignorando le ragioni d’ufficio.
Il ruolo della presidente dovrebbe essere garantista invece ha esercitato un potere discrezionale a danno dell’istituzione.
Chiederemo su questo una commissione trasparenza e poi ci rivolgeremo al prefetto con un esposto per chiedere conto di questo sgarbo istituzionale” .
Lo affermano i consiglieri Poggio, Severini, Costa, D’Intino, Coronas e Baccini.