Dopo il comunicato della procura opposizioni all’attacco; la replica della maggioranza: “Pura propaganda politica!”

L’inchiesta della Procura di Civitavecchia sugli appalti pubblici scuote la politica locale e apre un fronte durissimo tra opposizioni e maggioranza.

Le parole del procuratore Alberto Liguori hanno acceso le reazioni dei gruppi di sinistra e del Movimento 5 Stelle, che chiedono a gran voce le dimissioni del sindaco Mario Baccini.

La consigliera regionale Michela Califano (Pd Lazio) parla di “vicenda che rischia di incrinare la fiducia dei cittadini nella pubblica amministrazione” e invita il sindaco e la giunta a “prendere atto della gravità dei provvedimenti” e ad assumersi la “piena responsabilità politica del fallimento della gestione amministrativa”.

Sulla stessa linea i consiglieri di opposizione del Partito Democratico, Lista Civica Ezio e Sinistra Italiana, che bollano come “grotteschi” i recenti richiami del sindaco a legalità e trasparenza e affermano: “Le dimissioni del Sindaco sono l’unica scelta di responsabilità possibile”.

Anche il Movimento 5 Stelle Lazio, con il gruppo regionale e la coordinatrice di Roma Nord, Daniela Lucernoni, sottolinea la necessità di “rafforzare gli strumenti di controllo e prevenzione sugli appalti” e ribadisce l’impegno per una gestione pubblica guidata da “trasparenza, legalità e responsabilità”.

Un copione che rientra, inevitabilmente, nel gioco delle parti: le opposizioni spingono per colpire la maggioranza e trarre vantaggio da una fase politica complicata.

Dal fronte opposto, la maggioranza in consiglio comunale difende senza se e senza ma il sindaco e l’operato dell’amministrazione, invitando a non trasformare l’inchiesta in un processo politico sommario.

Questo il Comunicato Stampa dei Capogruppo di Maggioranza:

<<Le richieste di dimissioni del Sindaco, avanzate dalle opposizioni di sinistra, appaiono come un atto di pura propaganda politica, privo di fondamento e credibilità.

È bene ricordare che l’inchiesta della Procura di Civitavecchia riguarda soprattutto il periodo 2016-2023, anni in cui il Comune di Fiumicino è stato governato proprio dalla sinistra che oggi pretende di impartire lezioni di moralità.

È quindi paradossale e ipocrita che, chi ha avuto responsabilità di governo per un lungo arco di tempo, tenti ora di scaricare le proprie mancanze su un’Amministrazione in carica da poco più di due anni.

Di fronte ai fatti emersi dalle indagini, è legittimo chiedersi: com’è possibile che la sinistra, che era al governo, non si sia accorta delle numerose proroghe e delle ipotesi di illeciti, così come descritti dal comunicato della procura.

Assistiamo ad un chiaro tentativo di spostare l’attenzione e di scaricare ogni responsabilità sull’attuale Amministrazione.

Ad oggi, possiamo desumere che l’inchiesta soprattutto riferita al 2016/2023 non sia ancora conclusa. Ed è proprio per questo che occorre rispetto per il lavoro della magistratura, evitando strumentalizzazioni politiche.

L’Amministrazione comunale di Fiumicino non ha nulla da nascondere: continua a lavorare ogni giorno con serietà, trasparenza e determinazione per restituire alla città ciò che per troppo tempo è stato negato.

Non ci faremo intimidire né distrarre da chi tenta di trasformare la giustizia in uno strumento di lotta politica.

TalkCity.it Redazione Fiumicino

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