Il Comunicato dell’Amministrazione Comunale: “Un cittadino che ha segnato la storia e la tradizione del commercio a Fregene“

Fregene piange la scomparsa di Massimo Berardi, venuto a mancare questa mattina all’età di 74 anni. Qualche mese fa si era sottoposto a un intervento che sembrava semplice, ma dal quale purtroppo non si è più risvegliato.
Figura storica del commercio locale, Massimo era la terza generazione di una famiglia che ha segnato la storia della zona.
Fin da giovane ha lavorato nell’alimentari di viale Castellammare, al fianco del padre Riccardo, Massimo ha portato avanti l’attività con passione e dedizione, diventando un punto di riferimento per la comunità.

Inconfondibile nel suo camice bianco, gentile e sempre ironico, amava discutere dell’“incompiuta” Fregene, tra problemi e promesse mai mantenute.
Scherzava spesso sull’illuminazione promessa e mai arrivata vicino casa sua, nella zona del campo sportivo.
La sua assenza lascia un grande vuoto nelle strade di Fregene. Alla famiglia, alla moglie Rosaria, ai figli Riccardo e Paolo e a tutti i parenti, le più sentite condoglianze.
I funerali si terranno il 28 febbraio alle 14.30 nella chiesa dell’Assunta.

Questo il Comunicato Stampa dell’Amministrazione Comunale di Fiumicino:
“Oggi la nostra comunità perde Massimo Berardi, un cittadino che ha segnato la storia e la tradizione del commercio a Fregene.
Massimo è stato per tutta la vita il volto di un’attività a conduzione familiare, punto di riferimento per tutti gli abitanti del posto. Un uomo di grande generosità, sempre sorridente e ironico, dedito al lavoro e profondamente legato al suo territorio verso il quale dimostrava un costante interesse.
A nome dell’Amministrazione Comunale e di tutta la cittadinanza, esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia e a tutti i suoi cari ai quali va il nostro pensiero in questo momento di grande dolore.”
TalkCity.it Redazione

Berardi
Inconfondibile nel suo camice bianco, gentile e sempre ironico, amava discutere dell’“incompiuta” Fregene, tra problemi e promesse mai mantenute.
Scherzava spesso sull’illuminazione promessa e mai arrivata vicino casa sua, nella zona del campo sportivo.
La sua assenza lascia un grande vuoto nelle strade di Fregene. Alla famiglia, alla moglie Rosaria, ai figli Riccardo e Paolo e a tutti i parenti, le più sentite condoglianze.