Ovvero di etichettare tutti gli imballaggi per facilitarne la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclo e per fornire ai consumatori le informazioni sulle destinazioni finali.
A darne notizia, è CNA Sostenibile, pronta a rispondere ai quesiti delle imprese e ad assicurare assistenza per l’applicazione della norma, che interessa sia i produttori e gli importatori sia coloro che utilizzano imballaggi per la commercializzazione delle merci. Insomma, una platea ampia.
Il produttore – spiega CNA Sostenibile – è tenuto a indicare, per ciascun imballaggio, la tipologia, la natura e i codici del materiale di cui è composto, nonché la corretta destinazione finale, quindi come esso debba essere smaltito e in quale raccolta debba essere conferito.
Ricordiamo che il Testo Unico Ambientale vigente:
definisce “imballaggio” “il prodotto, composto di materiali di qualsiasi natura, adibito a contenere determinate merci: dalle materie prime ai prodotti finiti, a proteggerle, a consentire la loro manipolazione e la loro consegna dal produttore al consumatore o all’utilizzatore, ad assicurare la loro presentazione, nonché gli articoli a perdere usati allo stesso scopo”.
Per gli approfondimenti, ci si può rivolgere agli esperti di CNA Sostenibile (a Viterbo, in via dell’Industria snc – località Poggino): Marina Maggini (telefono 0761.1768309 – marinamaggini@cnasostenibile.it) e Monia Rizzo (0761.1768307 – ambiente@cnasostenibile.it).