Ubik Produzioni e Teatro stabile del Giallo
presentano
MARIANO RIGILLO | ANNA TERESA ROSSINI
E NON RIMASE NESSUNO
di AGATHA CHRISTIE
traduzione di EDOARDO ERBA
con MASSIMO REALE, LINDA MANGANELLI, MARIO SCALETTA, RUBEN RIGILLO, FABRIZIO BORDIGNON, ENRICO OTTAVIANO, FRANCESCO MACCARINELLI, GIUDITTA CAMBIERI
regia di ANNA MASULLO
Lo spettacolo vedrà la partecipazione di due grandi nomi del Teatro italiano, il Maestro Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini, affiancati da veri e propri veterani del Teatro Stabile del Giallo: Massimo Reale, Linda Manganelli, Mario Scaletta, Ruben Rigillo, Fabrizio Bordignon, Enrico Ottaviano, Francesco Maccarinelli, Giuditta Cambieri. La Regia è di Anna Masullo.
“C’era qualcosa di magico in un’isola: bastava quella parola ad eccitare la fantasia. Si perdeva contatto col resto del mondo, perché un’isola era un piccolo mondo a sé. Un mondo, forse, dal quale non si poteva tornare indietro.”
Agatha Christie ha considerato questo capolavoro (meglio conosciuto come Dieci piccoli indiani) la più ardua delle sue opere. E a giusta ragione! Un thriller di tale perfezione non poteva non richiedere una totale dedizione e fatica da parte dell’autrice. Il giallo più venduto in assoluto: più di centodieci milioni di copie!
La Christie si diverte ad applicare il virtuosismo logico “dell’enigma della camera chiusa” che consiste nella costruzione di un crimine apparentemente irrisolvibile commesso in un luogo impenetrabile e senza possibilità di fuga per l’assassino.
Sono lì, sulla riva di Indian Island, provenienti ognuno dalle proprie vite senza essersi mai conosciuti prima. Con delle piccole valigie che contengono poco più di un cambio, come a voler lasciare sulla terraferma il peso di un bagaglio molto più grosso.
Ma quel pesante fardello, che non ha desistito dall’accompagnarli, si è accomodato in quelle piccole valigie ed è approdato sull’isola con loro, perché il senso di colpa non ti abbandona mai.
Dieci persone hanno unito i loro destini prima ancora di conoscersi, macchiandosi di crimini che nessuna giustizia ha mai potuto punire.
Sarà su quell’isola, che ben presto si rivelerà una trappola claustrofobica e letale, che i dieci sviscereranno il loro più profondo essere mettendosi definitivamente a nudo difronte a quel “guardiano della soglia” che li ha attesi per giustiziarli.
Una vecchia filastrocca accompagnerà per mano la sorte di ognuno di loro annunciata da un enigma che si svelerà solo dopo che il cerchio si sarà chiuso intorno alla vittima di turno fino a quando… “E non rimase nessuno”.
La prima rappresentazione teatrale del romanzo di Agatha Christie risale al 1943 solo quattro anni dopo la pubblicazione dell’omonimo romanzo e curata dalla stessa autrice.
Fu quella l’occasione per un cambio nel finale, ritenuto troppo tragico per il momento storico e che invece qui viene recuperato perché più aderente alle atmosfere di una fiaba noir che si evincono nell’opera letteraria della Christie.
La struttura positivistica del giallo classico in cui la figura di un investigatore o di un eroe ripristina l’ordine delle cose portando alla luce la verità, qui viene sostituita da una crudele e ossessiva litania di una filastrocca che detta le regole di un gioco perverso, anticipando il modo in cui i personaggi dovranno far fronte al loro destino.
ricopre il ruolo di Lawrence Wargrave, un giudice in pensione sospettato di aver condannato a morte ingiustamente un uomo, Edward Seton; ma il senso di giustizia vige invece ossessivamente in Wargrave.
Come egli stesso dice “Mi ha sempre fatto orrore l’idea che una creatura innocente dovesse soffrire o morire per un mio atto. Ho sempre auspicato il trionfo della giustizia.”
Uomo molto riflessivo e dal sangue freddo, risalta tra il resto della strana compagnia invitata sull’isola per la sua spiccata acutezza.
veste i panni di Emily Brent, una signorina puritana e bigotta, dal comportamento ossessivamente religioso.
La sua condotta, dovuta anche ad una educazione di stampo militare impartitale dalla famiglia, è rigida e severa. Non mostra mai compassione verso gli altri, tant’è che è accusata dalla voce misteriosa di aver provocato il suicidio della sua giovane governante perché incinta e per questo da lei licenziata.
La sua ossessione per la separazione tra le classi sociali è ben raccontata dal cercare di rapportarsi solo con il giudice Wargrave.