Circolano voci sul ritrovamento di una nave da guerra ancora armata; si aspetta la smentita di AdSP

Nel porto di Civitavecchia, si respira un clima di preoccupazione riguardo al futuro dei lavori per l’apertura del varco a sud.
Voci di corridoio suggeriscono che il dragaggio in corso potrebbe aver portato alla scoperta di una nave da guerra, presumibilmente armata, che necessiterebbe di urgenti interventi di bonifica.
È importante sottolineare che queste notizie sono ancora da confermare, e qualsiasi chiarimento o smentita da parte dell’Autorità di Sistema Portuale sarebbe auspicabile per fare chiarezza sulla situazione.

Se le voci si rivelassero veritiere, la scoperta di un relitto di questo tipo rappresenterebbe non solo un ostacolo imprevisto per il proseguimento dei lavori, ma anche una questione di ordine pratico e finanziario.
Il costo per la bonifica e la rimozione della nave potrebbe essere significativo, ma il vero nodo critico sarebbe rappresentato dai tempi di intervento.
Con scadenze imposte dai fondi del PNRR, se i lavori dovessero protrarsi oltre l’estate del 2026, si correrebbe il rischio di non rispettare le tempistiche e, di conseguenza, di dover restituire le tranche già ricevute.

In attesa di ulteriori sviluppi, è da segnalare che i lavori per la barriera soffolta continuano a crescere, promettendo di rappresentare un’opera fondamentale per il rilancio della costa civitavecchiese.
Ironia della sorte, la città potrebbe trovarsi con la barriera completata, anche nel caso in cui i lavori per l’entrata a sud del porto subissero significativi ritardi.
Mentre si attende la pronuncia ufficiale sull’argomento, le autorità locali e i cittadini di Civitavecchia sono in attesa di notizie più certe sulle prospettive e i tempi di realizzazione di queste opere.
La speranza è che una comunicazione chiara possa dissipare le incertezze e guidare la comunità verso un futuro di sviluppo e rinascita.
TalkCity.it Redazione
