Uno studio della Confcommercio Litorale Alto Lazio conferma il trend positivo

I numeri confermano la centralità del porto di Civitavecchia nel panorama turistico e crocieristico del Lazio, ma evidenziano al tempo stesso la necessità di una strategia condivisa per trattenere i visitatori più a lungo sul territorio.

È quanto emerge dal comunicato diffuso da Confcommercio Litorale Alto Lazio, che analizza l’andamento dei flussi turistici e portuali tra il 2024 e il primo semestre del 2025.

Nel 2024, secondo le elaborazioni ISNART su dati ISTAT – CCIAA Roma e Comune di Civitavecchia, la città ha registrato 68.393 arrivi e 232.393 presenze, con un incremento rispettivamente dell’+1,8% e del +5,7% rispetto all’anno precedente.

La permanenza media si è attestata sulle 3,4 notti, un valore ancora inferiore alla media regionale del Lazio, ma che segnala un trend positivo.

Di particolare rilievo è la quota di domanda straniera, che rappresenta il 64,7% degli arrivi e il 64,3% delle presenze, confermando la vocazione internazionale della destinazione.

Sul fronte portuale, i dati dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale confermano la leadership di Civitavecchia nel settore crocieristico.

Nel 2024 sono transitati 3.459.238 passeggeri, in crescita del 4,3% sul 2023.

Nei primi sei mesi del 2025 i passeggeri sono già 1.462.212 (+6,3% rispetto al primo semestre 2024), con 345 accosti registrati: un andamento che lascia prevedere un nuovo record annuo, oltre 3,6 milioni di crocieristi entro fine anno.

Un dato significativo, sottolinea Confcommercio, è il rapporto tra i crocieristi in transito e i turisti che pernottano in città: oltre 50 visitatori da crociera per ogni pernottante.

Un potenziale enorme, ancora in larga parte da valorizzare.

Nel 2024 Civitavecchia contava 191 strutture ricettive (21 alberghiere e 170 extra-alberghiere) per un totale di 3.115 posti letto.

Il tasso medio di utilizzo si è fermato al 20,4%, con circa 74 presenze per letto all’anno, ben al di sotto della media regionale di 166.

Un dato che segnala una forte stagionalità e la concentrazione delle presenze nei periodi di punta crocieristica.

L’imposta di soggiorno, applicata dal 1° aprile 2024 con tariffe da 2 a 4 euro a notte a seconda della categoria ricettiva, ha generato un gettito potenziale compreso tra 510.000 e 560.000 euro, stimato in circa 460.000 euro netti dopo le esenzioni.

In base ai dati della Banca d’Italia (Indagine sul Turismo Internazionale 2023), la spesa media giornaliera di un turista straniero in Italia è di 133,3 euro.

Applicando questo valore alle 149.395 presenze straniere registrate a Civitavecchia nel 2024, il valore economico diretto annuo generato dai pernottamenti internazionali è stimato in circa 20 milioni di euro.

Una cifra che, se la città riuscisse a convertire anche una minima parte dei flussi crocieristici in soggiorni, potrebbe raddoppiare o triplicare, con importanti ricadute per l’intero comparto commerciale e dei servizi.

Il presidente di Confcommercio Litorale Nord, Graziano Luciani, commenta:

“Questi numeri ci consegnano un quadro chiaro: Civitavecchia è già una destinazione internazionale e un porto di crociere di primo piano, ma non è ancora riuscita a convertire efficacemente il passaggio in permanenza.

Serve una connessione stabile e strutturata tra città, commercianti, istituzioni e area portuale. È cruciale sviluppare una governance turistica integrata che metta in rete offerta ricettiva, accoglienza, mobilità e promozione.

Solo così potremo valorizzare il nostro patrimonio territoriale, trattenere i visitatori per più notti e generare un vero impatto sull’economia locale.”

Civitavecchia si trova dunque davanti a una sfida strategica: trasformare il turismo “di transito” in turismo “di soggiorno”.

I numeri del porto testimoniano una vitalità straordinaria, ma solo una visione condivisa tra pubblico e privato potrà tradurre questo flusso in valore economico stabile e duraturo per la città e il suo hinterland.

TalkCity.it Civitavecchia

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