Questa la risposta della Nautilus al lungo intervento fatto dalla Coser Sport poco tempo fa

La Nautilus risponde nuovamente alla Coser:
“Prendiamo atto del lungo intervento fatto dalla società Coser e che più appropriatamente è da definire a
nostro avviso un autoincensamento, finito prima sulle colonne dei telematici, e da ultimo su un’intera
pagina del quotidiano La Provincia. Un intervento che la scrivente società Nautilus avrebbe fatto
volentieri a meno di considerare se non fosse che sono stati toccati dei punti che vanno in netto
contrasto con la realtà natatoria.
In particolare evidenziamo che: la Coser sostiene di non aver mai gestito alcun tipo di corso di scuola
nuoto all’interno del Pala Galli, per tanto non si riesce a capire su quali basi si fonda il loro intervento
circa questa presunta impossibilità di praticare la scuola nuoto, considerato oltretutto che stando al
precedente comunicato condiviso dalla Nautilus non si faceva riferimento a ciò.
È importante invece far sapere all’intera cittadinanza che in una struttura pubblica come il Pala Galli,
costruita con i soldi dei contribuenti, oggigiorno è vietato praticare attività importanti come appunto la
scuola nuoto, che sarebbe invece opportuno praticare sia per mettere in condizione di usufruire
dell’impianto utenti e bambini, sia per le stesse società che sostengono costi onerosi per praticare
l’agonismo, sia per far sviluppare un bacino di atleti che crescendo potranno praticare l’attività agonistica.

Questo divieto è stato imposto questa stagione perché sarebbe stato stilato un patto tra la NC, che gestisce il Pala Galli, e la Coser stessa. Un patto che riteniamo assolutamente inaccettabile e inammissibile perché di fatto sancisce un principio altrettanto inaccettabile di monopolio che, oltre a beneficiare esclusivamente la Coser, impedisce di attuare una legittima concorrenza che andrebbe invece a totale beneficio delle famiglie.
Altro punto che viene messo in evidenza dalla Coser è che in una vasca da 50 metri sia possibile
effettuare solo corsi di nuoto e non scuola nuoto, cosa che invece sta avvenendo in moltissime città
italiane dove impianti della stessa grandezza del Pala Galli ospitano appunto l’attività dei corsi di
nuoto. Tutto ciò infatti, e la Coser può verificarlo quando vuole, accade a Riccione, Bologna, Verona,
Trieste, Monpiano, Padova, Imperia, Catania, Napoli, Firenze, Palermo, Pescara, Anzio, Milano, Bocconi,
Crotone, Ostia e al Foro Italico di Roma. In queste stesse piscine naturalmente viene praticata anche
l’attività agonistica.
Riguardo a quanto scritto finora sarebbe auspicabile che l’Amministrazione Comunale intervenisse, come
da convenzione, anche e soprattutto per evitare che non persista tale regime di monopolio. Per quanto
concerne invece la sottolineatura da parte della Coser di praticare l’attività da 35 anni in due piscine, e
che questo li rende più meritevoli di altri di praticare attività sportiva, crediamo che non ci sia nulla da
eccepire che l’attività avvenga nella struttura privata, ma desta davvero scalpore che proprio le varie
amministrazioni comunali non si siano mai chieste in questi lunghissimi anni come una gestione di 35
anni sia avvenuta in un impianto comunale, quale quello di via Maratona, ben sapendo che le gestioni,
come da regolamento comunale, non possono andare oltre i 15 anni.

Per tanto riteniamo che sarebbe quanto meno opportuno istituire una commissione consiliare per
appurare perché mai sia accaduto ciò, fatto detto e ribadito orgogliosamente oltretutto dal Presidente
della Coser Cesare Muzzi. In fine, nel comunicato della Coser vengono pure dispensati dei consigli a chi
osa rilasciare dichiarazioni attinenti alle questioni esposte sopra e viene ricordato quanto segue: “che
qualsiasi offesa e diffamazione che possa ledere l’immagine della Coser o dei dirigenti della stessa sarà
oggetto di rivalsa nelle sedi spettanti presso la giustizia ordinaria”.
Ricordiamo alla Coser di non avere bisogno di certi consigli perché abbiamo chiaro quale sia il corretto
comportamento in nome e nel segno dello sport. La Nautilus sa benissimo come ci si deve concentrare
sull’attività agonistica, tanto è vero che pur essendo una società “neofita” – così è stata definita dalla
Coser- allo stato attuale rappresenta in campo pallanuotistico un alto valore avendo raggiunto la serie
A2, che è vanto e orgoglio dell’intera città.
Questo ha permesso a tutti gli sportivi civitavecchiesi di dimenticare l’inaudita decisione assunta due stagioni fa dalla Coser, ossia la rinuncia alla seconda categoria nazionale che la Nautilus ha avuto il merito di donare nuovamente agli sportivi locali e a Civitavecchia.”
Riceviamo e pubblichiamo.
