Crisi nel centrodestra del Lazio: la Lega sfida Rocca sulle nomine regionali

La maggioranza di centrodestra alla guida della Regione Lazio sta attraversando una fase di forte instabilità.

Dopo le pressioni di Antonio Tajani e Forza Italia, è ora Matteo Salvini a rompere il silenzio, lanciando un messaggio diretto al governatore Francesco Rocca: la Lega non intende restare a guardare mentre vengono prese decisioni cruciali senza il suo coinvolgimento.

Il nodo della discordia riguarda la gestione delle nomine nei ruoli chiave della Regione, un tema che ha già creato tensioni tra gli alleati. Dall’assegnazione dei vertici delle ASL alle società partecipate, fino ai direttori dei Parchi del Lazio, il Carroccio si sente progressivamente escluso dalle scelte strategiche della giunta Rocca.

Il caso dell’Autorità Portuale di Civitavecchia

L’episodio che ha fatto esplodere il malcontento nella Lega è stato il rinnovo della presidenza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale, un incarico di grande rilievo per la gestione dei porti laziali.

Secondo indiscrezioni, la vicepresidente della Regione, Roberta Angelilli (esponente di Fratelli d’Italia), avrebbe spinto per la conferma di un candidato vicino al partito di Giorgia Meloni, accreditato anche da una missiva di un Sindaco del litorale Alto Lazio (un altro avrebbe dato il suo assenso verbale a Rocca), lasciando ancora una volta la Lega in secondo piano.

Una mossa che non è piaciuta ai leghisti, già irritati per la loro marginalizzazione nelle scelte amministrative. Salvini, che vede nei porti un asset strategico per il proprio partito e per il Ministero delle Infrastrutture da lui guidato, ha deciso di alzare la voce, facendo capire che la Lega non accetterà ulteriori esclusioni.

Un equilibrio sempre più fragile

La tensione tra gli alleati di governo nel Lazio si somma alle difficoltà nazionali del centrodestra, dove le frizioni tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia diventano sempre più evidenti.

Nel contesto regionale, l’equilibrio appare fragile: la Lega potrebbe aumentare la pressione su Rocca, chiedendo un riequilibrio nelle nomine o minacciando di far pesare il proprio malcontento in Consiglio regionale.

Anche se Rocca ha rilasciato una dichiarazione forte (“Se la Lega lascia la maggioranza me ne farò una ragione…”), riteniamo che se il governatore non riuscirà a ricucire lo strappo, la stabilità della sua amministrazione potrebbe essere a rischio.

La partita delle nomine, quindi, diventa un banco di prova decisivo per la tenuta della coalizione di centrodestra nel Lazio.

C. O.

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