Parte a Civitavecchia la prima Comunità Energetica Rinnovabile Portuale italiana.

Il Presidente dell’AdSP: “Stiamo dando piena attuazione alla transizione ecologica ed energetica dei sistemi portuali di nostra competenza, secondo quanto previsto non solo dal PNRR ma anche dal Green Deal europeo”

Si è tenuta ieri la seduta del Comitato di Gestione dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale presieduta da Pino Musolino.         

Oltre al Presidente dell’AdSP e al Segretario Generale Paolo Risso, erano presenti il componente

designato dalla Regione Lazio, Arch. Roberto Fiorelli, il componente designato dal Comune di

Civitavecchia, Arch. Emiliano Scotti, il componente designato da Città Metropolitana Roma Capitale, Pino

Lotto.  

Tra gli atti approvati dal Comitato, la IV nota di variazione ed assestamento al bilancio di previsione 2022,

per complessivi 3,3 milioni di euro, prelevati per 2,4 milioni dall’avanzo di amministrazione e per circa 900

mila euro dal minore importo dovuto per un contenzioso rispetto a quanto era stato prudenzialmente

accantonato a fondo rischi.

Le somme oggetto della variazione sono state ripartite sulla spesa per il personale, per obbligazioni già assunte dall’ente nei confronti dei dipendenti, per la copertura del quarto trimestre del 2022 per l’accordo di II livello disdettato con decorrenza gennaio 2023. 

Inoltre, è stato approvato il piano d’azione per la realizzazione della “Comunità Energetica Rinnovabile Portuale – Mar Tirreno Centro Settentrionale”. 

Il Decreto Aiuti deroga alle previsioni della Legge 84/94 permettendo alle AdSP di costituirsi in Comunità Energetiche Rinnovabili Portuali e, con il recepimento della Direttiva Red2, è previsto l’aumento del limite di potenza degli impianti ammessi ai meccanismi di incentivazione, che passa da 200 kW a 1 MW. 

Si apre la prima fase del procedimento che fino al 30 novembre prossimo consentirà a tutti gli operatori portuali ed ai comuni di riferimento dei 3 porti del Network di condividere il piano, avviando un confronto e formulando proposte ed osservazioni, per poi arrivare entro dicembre all’accordo di programma con il MITE, costituendo ed avviando la CERP entro il 15 febbraio 2023. 

Il funzionamento stesso della Comunità Energetica Rinnovabile Portuale sarà particolarmente innovativo,

essendo basato ogni rapporto tra consumatori, produttori, mercato libero e comunità energetica sulla

blockchain, ossia un registro digitale condiviso e immutabile (come quello all’origine delle criptovalute)

che consentirà la gestione in tempo reale di tutte le transazioni di produzione, vendita e scambio di

energia nell’ambito della CERP, generando un risparmio medio stimato di circa il 25% sul costo della

bolletta e con tutto il surplus risparmiato che sarà reinvestito sulle energie rinnovabili, consentendo così

di cogliere pienamente gli obiettivi fondamentali della transizione ecologica.

“La nostra Adsp – dichiara il presidente Pino Musolino – è tra le primissime in Italia a lanciare una Comunità Energetica Rinnovabile Portuale, dopo che già con il Documento Energetico Ambientale di Sistema Portuale avevamo anticipato quanto poi è stato previsto dalla normativa nazionale.

A giugno abbiamo pubblicato la gara sul Cold Ironing, in perfetto allineamento sulla tempistica prevista

dal Ministero: grazie al lavoro del Segretario Generale Paolo Risso e di tutta la struttura dell’ente, stiamo

così dando piena attuazione alla transizione ecologica ed energetica dei sistemi portuali di nostra

competenza, secondo quanto previsto non solo dal PNRR ma anche dal Green Deal europeo”. 

Riceviamo e pubblichiamo

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