Preoccupa, e molto, quanto riportato dalla cronaca nazionale in merito ai ritardi per l’avvio dell’iter di bonifica dell’area dell’ex centrale termoelettrica che dovrà ospitare il grande ‘polo agroalimentare’.
Inutile sottolineare come l’hub rappresenti per la città un’opportunità gigantesca di rilancio economico ma soprattutto occupazionale.
Una infrastruttura che porterebbe Civitavecchia a essere il primo porto del Paese nella logistica della food industry italiana, della frutta e leader nella logistica del freddo totalmente ecocompatibile
Le dichiarazioni, rilasciate anche oggi dal Presidente dell’Ap, Musolino, sono chiare: senza la documentazione che certifica come quell’area sia salubre saltano passaggio di consegne e investimenti.
Per la bonifica ci sono buona parte dei 35 milioni pubblici ‘dirottati’ su Civitavecchia per la ‘bretella’ che connetterà l’A12 al porto.