Governare la transizione ecologica di un territorio devastato dalle servitù ambientali, nel momento più delicato, quando il carbone, uno dei maggiori inquinanti, sembrava destinato ad un rapido tramonto ed invece si riaffaccia come prospettiva futura per il sostentamento energetico di una nazione “drogata” di gas che deve rapidamente uscire dalla sua dipendenza.
Tutto questo in uno scenario di desolante abbandono di almeno sei anni, in cui le nostre terre e il nostro mare sono stati sempre di più usati come la pattumiera di Roma.
È questo lo scenario che si prospetta di fronte all’Osservatorio Ambientale
Sorvegliare l’impatto sulla natura delle vecchie e delle nuove energie, monitorare le risorse ambientali di questi territori che vanno dal mare alle foreste, aiutare le piccole e medie imprese sul cammino della sostenibilità ambientale, sociale e delle regole che ne governano il funzionamento e, al tempo stesso, far capire alla gente di Tolfa, Allumiere, Santa Marinella, Montalto, Tarquinia e Civitavecchia di essere una sola “comunità di destino” quando si parla di sostenibilità e di ambiente.
L’agenda del nuovo Osservatorio e fitta di argomenti e alcuni sono delle vere emergenze. Spetta ora all’Assemblea dei sindaci anzitutto stabilire le priorità.