L’attività investigativa, avviata nel 2023 a seguito di un sopralluogo presso un depuratore comunale
situato nel territorio di giurisdizione, è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia.
Le indagini hanno visto l’impiego di molteplici strumenti operativi: campionamenti e analisi di scarichi e
acque superficiali, acquisizioni documentali, testimonianze, intercettazioni telefoniche e indagini
patrimoniali.
A conclusione delle indagini, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, eseguito un sequestro
preventivo “per equivalente” di beni per un valore complessivo di circa 156.000 euro a carico di una
società privata.
L’inchiesta ha consentito di accertare una serie di gravi reati ambientali e amministrativi, tra cui:
un funzionario pubblico.
Questa operazione si inserisce nella più ampia e costante attività di prevenzione e repressione degli
illeciti ambientali portata avanti dalla Guardia Costiera, a tutela del mare e dell’ambiente.
Si ricorda infine che, come previsto dalla legge, vige la presunzione di innocenza: le persone sottoposte a
indagini o imputate non possono essere considerate colpevoli fino a quando la responsabilità penale
non sia stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.
TalkCity.it Redazione