Come M5S di Civitavecchia non possiamo che ritenerci sollevati dal fatto che finalmente qualcuno abbia recepito l’allarme che lanciammo nel 2021 e che condivida finalmente le nostre preoccupazioni.
A più riprese abbiamo provato ad allertare gli interessati sulla questione per non metterli nelle condizioni di arrivare all’ultimo momento senza avere il tempo di poter reagire.
Quando il regolamento delle installazioni esterne fu approvato capimmo che eravamo di fronte ad una giunta senza spina dorsale.
Infatti in quella occasione si dimostrò la totale sudditanza e mancanza di spessore da parte di un’amministrazione che in quell’occasione si piegò senza alcuna resistenza alla volontà prepotente e ingiustificata della sovrintendenza.
Spiegammo a più riprese che questo regolamento avrebbe imposto ai commercianti procedure autorizzative ancora più complesse e costose rispetto a quelle che fino a quel giorno erano circoscritte alla paesaggistica semplificata.
Portammo all’attenzione dell’amministrazione le circolari ministeriali che chiarivano aspetti fondamentali sulle richieste delle autorizzazioni per lavori su beni culturali previsti dall’ormai famoso art. 21, spiegando che l’approvazione della zonizzazione avrebbe aggravato il procedimento di autorizzazione in maniera pesante, ma nessuno se ne preoccupò.
Probabilmente perché la proroga di 4 anni riuscì ad assopire quelle che all’epoca potevano essere rimostranze efficaci e che purtroppo oggi serviranno a ben poco.