Tedesco è intervenuto nel corso dell’appuntamento di Bergamo, invitato come relatore al panel “L’Italia dei territori, dalle esperienze alla proposta” (moderato da Danilo Moriero), insieme ad altri colleghi tra cui Michele Conti di Pisa, Claudio Scajola di Imperia, Alan Fabbri di Ferrara e Stefano Locatelli, giovane vicesindaco di Chiuduno e vicepresidente nazionale di Anci.
“Un Paese come il nostro, circondato dal mare, vive anche di porti e lo Stato vi deve investire”, ha detto Tedesco, che è delegato del presidente Decaro alle città portuali “ma spesso serve più integrazione col territorio, affinché i porti non siano isole.
Io sono stato fortunato per il dialogo e i progetti instaurati col presidente di Autorità di sistema, ma per altri Sindaci non sempre è così. Allo stesso modo, la burocrazia non può bloccare i progetti e i collegamenti delle città portuali con l’interno, come sta avvenendo a Civitavecchia per la superstrada per Orte o il porto storico. I Sindaci durante la pandemia hanno dimostrato di saper operare con concretezza: rendiamogli più facile il lavoro”.
Ho infine riscontrato il grande interesse su Civitavecchia da parte di alte personalità, istituzioni, aziende: tradurre tutto ciò in azioni concrete sul piano dei progetti e dei servizi è una sfida che sono orgoglioso di poter affrontare con rinnovato slancio, ma lasciatemi dire che è ora che anche il nostro territorio impari a rispettarsi di più”.
Riceviamo e pubblichiamo