“Per trovare più fondi per il bilancio dello Stato penso alle privatizzazioni, non dell’acqua ma ad esempio dei porti. Procediamo in una direzione che porti l’Italia a crescere. Servono privatizzazioni, la riforma burocratica, fiscale, della giustizia civile che così com’è porta danno al Pil”.
Lo ha detto Antonio Tajani di Fi al Meeting di Cl. “La manovra deve puntare alla crescita del nostro Paese”, ha concluso.
<<Il caldo eccessivo di questi giorni può giocare brutti scherzi e, di certo le dichiarazioni del Vicepremier, Antonio Tajani, non possono che essere derubricate in questo contesto climatico afoso.
Nella giornata di ieri, infatti, Il Ministro degli Esteri, ospite al Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini, ha asserito che: “…per trovare più fondi per il bilancio dello Stato penso alle privatizzazioni, ad esempio dei porti”.
Innanzitutto, le parole di Tajani sottolineano l’assoluta e completa ignoranza di come sono gestiti e come funzionano i porti italiani.
Ci piacerebbe conoscere il pensiero degli alleati di Governo, e, in particolare, del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, oltreché, ovviamente della Premier Giorgia Meloni in merito alla paventata svendita dei nostri porti e, quindi, di una parte imprescindibile del patrimonio economico e sociale italiano.
Tralasciando per il momento le conseguenze, drammatiche sotto ogni punto di vista, che un simile provvedimento avrebbe per la tenuta dell’intero sistema socioeconomico nazionale, in questa sede ci limitiamo a consigliare al Ministro in questione una vacanza al fresco, in modo tale da evitare di rilasciare dichiarazioni tanto pericolose per gli interessi della Repubblica, del lavoro e dell’imprenditoria italiana.>>
Partito Democratico Civitavecchia
Riceviamo e pubblichiamo